Il quadro
Regione Puglia, tra Emiliano e i 5S questione di feeling
Quattro ore di confronto e tante affinità sul programma
BARI - Profumo d’intesa? È presto per dirlo, ma l’incontro di ieri - in streaming - tra Michele Emiliano e i parlamentari della maggioranza giallo-rossa che sostiene il premier Conte conferma che cresce il feeling che lega il il presidente pugliese all’ala governista dei pentastellati. La riunione è durata quasi quattro ore e ha registrato un dialogo serrato sui temi, affrontati con animo costruttivo. Il nuovo clima tra il fronte emilianista e i grillini è piaciuto a Mario Turco, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, e plenipotenziario contiano nella regione. Alla riunione hanno web-presenziato per i 5S gli europarlamentari Chiara Gemma, Rosa D'amato, Mario Furore; i deputati Mara Soave Alemanno, Giovanni Luca Aresta, Leonardo Donno, Francesca Galizia, Giorgio Lovecchio, Anna Macina, Francesca Troiano, Giovanni Vianello; e i senatori Gianmauro Dell'Olio, Daniela Donno, Marco Pellegrini, Mario Turco, Bruna Piarulli. Eloquenti le assenze: non c’erano il barese Giuseppe Brescia (vicino a Fico) e la salentina Barbara Lezzi (contraria ad accordi con i dem e su posizioni simili a quelle di Alessandro Di Battista). Per il Pd c’erano Marco Lacarra, Assuntela Messina, Alberto Losacco e Ubaldo Pagano.
«È stata una giornata estremamente interessante – dichiara Emiliano - abbiamo ottenuto molti spunti di lavoro per predisporre le linee guida che presenterò al nuovo Consiglio regionale della Puglia e soprattutto ci siamo resi conto dell’importanza che ha il buon accordo tra la Regione Puglia e il Governo. Oggi abbiamo dato un buon esempio di una politica intelligente, che non è fondata sul conflitto per partito preso ma che, sulla base di un programma condiviso, sceglie la strada della leale collaborazione».
Il governatore si è spinto anche a far notare che «i due programmi presentati per la Puglia, dal centrosinistra e dal M5S sono molto simili», mentre c’è l’intenzione di «ridurre al massimo gli eventuali elementi di conflitto» con il governo nazionale, memori delle schermaglie ai temi degli esecutivi Renzi e Gentiloni.
I parlamentari cinquestelle? Hanno partecipato e sono intervenuti con richieste tematiche precise. In particolare Leonardo Donno ha chiesto un impegno al governatore sule annose questioni dei depuratori di Nardò e Maruggio, e un impegno per la legalità in merito alle case popolari occupate nel Salento da persone con qualche contiguità con ambienti criminali. Sul caso Ilva c’è stata una dissonanza tra Emiliano e il deputato Giovanni Vianello («La posizione del governatore sulla proposta del M5S di chiudere l'area a caldo dell'ex Ilva di Taranto è insoddisfacente»), ma il presidente ha replicato ribadendo che «la Regione Puglia è d’accordo con la proposta della chiusura dell’area a caldo avanzata da Vianello», ma se per motivi strategici Palazzo Chigi vorrà far proseguire la produzione a caldo, si opporrà se non ci sarà un passaggio dal fossile al gas o all’idrogeno.
Entusiasti dell’incontro Daniela Donno («Ora, presidente, il suo programma si è grillizzato») e Chiara Gemma («Sintonia perfetta, ora sentiamoci costantemente»). Qualche distinguo arriva da Gianmauro Dell’Olio, già sostenitore della candidatura a governatore di Antonella Laricchia: «Come tutti i programmi, quello di Emiliano è un libro dei sogni, un elenco di cose, ma non c’è un piano di fattibilità. Un ingresso in giunta dei 5S? Non abbiamo parlato di alleanze o assessorati, perché di queste cose dovrà farlo con il livello regionale». Soddisfatto, infine, il dem Ubaldo Pagano: «Sulle cose da fare è emersa piena convergenza. Lo stesso Emiliano ci ha chiesto alcuni interventi normativi per armonizzare norme statali sulla Sanità (specializzandi e criteri del Fondo nazionale Sanità)». La chiosa di Lovecchio (5S): «Ora vediamoci più spesso».