verso il voto

Renzi e Calenda «quasi amici» per Scalfarotto: «Candidato di qualità»

Michele De Feudis

I leader di Italia Viva e Azione: «Divisi perché il Pd ha imposto Emiliano e non Bellanova»

«Sono venuto qui per far vincere Ivan Scalfarotto, Emiliano perde da solo». Carlo Calenda, eurodeputato e leader di Azione, riscalda subito il clima dell’incontro a sostegno di Ivan Scalfarotto, candidato governatore del fronte riformista, intervenendo alla manifestazione promossa con Matteo Renzi a Bari (presenti oltre trecento sostenitori e candidati, con moltissimi giovani tra gli organizzatori). L’ex ministro replica così a Emiliano che aveva stigmatizzato polemicamente la corsa solitaria dell’esponente renziano («Renzi e Calenda vengono solo per tentare di farmi perdere»). E poi tesse le lodi Scalfarotto: «È stato mio vice ministro per il commercio internazionale quando ero ministro dello sviluppo economico: è saldamente pugliese ma conosce il mondo ed è quello di cui la Puglia ha bisogno». Le critiche a Emiliano sono il passo successivo: «Quello di cui non ha bisogno - aggiunge - è il tipo di politica tra virgolette che io ho sperimentato con Emiliano e non ha bisogno neanche di una riedizione di Fitto. Quindi secondo me è l'unica scelta sensata, pragmatica, per chi vuole una Puglia che sia più nel mondo e gestita da una persona che già sa gestire le cose». «Popolari, socialdemocratici e riformisti - aggiunge - devono stare insieme per arginare sia i populisti che i sovranisti, due minacce mortali per questo paese». «Noi abbiamo una proposta politica - spiega Umberto Ceci, giovane notiaio e dirigente di Italia Viva - che parla ai giovani e all’Italia che produce e vuole modernizzarsi, non alla pancia come i populisti».
Renzi nel suo intervento riserva puntute critiche a Emiliano, parlando del governo pugliese come «il più trasformista e incapace di gestire la cosa pubblica con rispetto, dignità e onore che abbia il Paese in questo momento». «Candidarsi contro di lui - prosegue - sembrava impossibile: perché c'era un modo per avere il voto utile e ci sarebbe stato dentro Calenda e Scalfarotto. Il voto utile era chiedere un passo indietro a Emiliano e candidare Teresa Bellanova. Emiliano non l'ha fatto per egoismo, ambizione, egocentrismo». Infine una frecciata anche all’epidemiologo Per Luigi Lopalco, candidato alle regionali con il centrosinistra: «Lo dico a Lopalco che firma i libri con il professor Burioni: sei candidato con uno che quando abbiamo fatto la legge per i vaccini ha dato il supporto legale ai no vax».

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