La prima settimana di test sierologici sui docenti e sul personale Ata è passata ed ha già portato all’individuazione dei primi casi: sono 15 gli addetti della scuola trovati positivi e che, quindi, ora dovranno effettuare i tamponi per verificare se si tratta di una infezione pregressa o di un contagio recente. Quindici a cui sino a ieri si sommavano altri 5 casi, che al tampone sono, poi, risultati negativi.
Per i 15 prof e addetti Ata i tamponi, con relativi risultati, arriveranno nella prossime ore. «Quasi sicuramente saranno negativi, a meno che non lo abbiamo contratto in vacanza» fanno sapere della task force regionale per sgomberare il campo da eventuali timori. Di certo, però, qualche preoccupazione c’è, anche perché il numero dei positivi - con l’aumento dei test sierologici - potrebbe crescere.
In attesa delle risposte un dato incoraggiante, però, c’è: la conferma che la campagna di screening portata avanti dalla task force regionale inizia a dare un quadro più dettagliato della situazione.
D’altra parte, le scuole, con personale e studenti, restano un nodo cruciale di questi giorni. Un nodo da sciogliere al più presto, nonostante il rinvio dell’apertura al 24 settembre, voluto dalla Regione ed ancora in corso di approvazione definitiva da parte del tavolo istituzionale.
La ratifica (secondo molti scontata) dovrebbe essere ufficializzata nelle prossime ore, mentre molte incognite pesano ancora sul fronte trasporti alle prese con il tema distanziamento e sul numero di passeggeri da far salire a bordo. Ma non solo: ci sono anche gli interrogativi su chi deve controllare la capienza, su come organizzare i turni dei mezzi con i ragazzi che entreranno con orario differenti. Questo solo per segnalare alcune delle maggiori criticità. Nel frattempo, però, l’indicazione della Regione e del Dipartimento Sanità, in particolare, è quella di aumentare sempre più il numero dei tamponi per isolare immediatamente eventuali focolai. In questo scenario si inserisce l’indicazione, della task force, di fare fare ai docenti ed al personale tecnico amministrativo tamponi mensili (e non test sierologici come previsto nelle altre Regioni) e di estenderli agli studenti. In tutte le scuole lucane (ad eccezione dei più piccoli) ogni mese verranno effettuati i tamponi su due alunni per classe. Gli alunni saranno individuati con una estrazione a sorte e dovranno - previo consenso dei genitori - effettuare il test per la positività al Covid. In questo modo, dunque, sarà possibile individuare tempesitivamente eventuali focolai e tenerli sotto controllo stretto.