Editoria

Il ritorno dei giornali con la tazzina di caffè

Redazione Regione

Sì della Conferenza Regioni anche nei barbieri. Plauso della Fieg

In un Paese che legge poco, che si fa? Si cerca di scoraggiare ancora di più la lettura. Sembra un controsenso, ma è la realtà delle cose nell’Italia 2020. Ricorderete tutte le difficoltà frapposte all’apertura delle edicole, nel periodo più acuto della pandemia. Sindaci in preda a un delirio di onnipotenza che ignoravano i decreti del governo che prevedevano l’apertura di farmacie ed edicole, e imponevano nei Comuni la chiusura dei punti vendita-. Per non parlare del giro di vite ai danni di bar, sale da barba, parrucchieri: vietato leggere, vietato informarsi,

Ora, dopo una assenza forzata di oltre tre mesi, quotidiani e periodici tornano nei bar, e nelle sale d’attesa di barbieri e parrucchieri. Potrà così riprendere l’amata consuetudine degli italiani di leggere al mattino i propri quotidiani preferiti mentre si degusta la tazzina di caffè al tavolino o al banco del bar di fiducia.

La Conferenza delle Regioni aggiunge così un altro tassello per il ritorno alla normalità dopo il blocco per l' emergenza Covid. Sarà di nuovo possibile sfogliare giornali e riviste in bar, ristoranti, strutture ricettive, barbieri e parrucchieri, oltre a giocare a carte nei bar e nei circoli ricreativi. Tutto a patto che si igienizzino le mani e, nel caso della distanza ravvicinata, si usino le mascherine. Il provvedimento che vietava ai titolari delle attività economiche di consentire la lettura nei propri locali di giornali e riviste, era stato disposto dai decreti che, nelle settimane più critiche della diffusione del Coronavirus, avevano indicato dalle restrizioni finalizzate al contenimento della diffusione del contagio. Anche dalla Fieg è arrivato il plauso all’iniziativa. «I giornali, anche negli esercizi pubblici – ha detto Andrea Riffeser, presidente della Federazione degli editori – sono garanzia di informazione di qualità per i cittadini e presidio contro le fake news».

Che dire, la soddisfazione più diffusa e convinta arriva sicuramente dai lettori. Specie nel Sud è radicata la lettura del quotidiano mentre si fa colazione al bar, gustando irresistibile cappuccino. La lettura del giornale offre mille spunti di conversazione, di discussione. Rappresenta forse il momento più intenso di partecipazione democratica, di confronto con i propri amici e conoscenti. Commentare la dichiarazione di un premier, di un leader, di un sindaco, mentre si fa colazione, è una virtù civica che solo le società avanzate possono concedersi. Soprattutto in Puglia, la lettura del giornale al bar raggiunge strati sociali assai vasti e tocca cifre straordinarie che, se fossero un po’ più sbilanciate verso l’acquisto diretto, personale, in edicola, consentirebbero ai bilanci delle aziende editoriali di respirare meglio. In ogni caso, meglio sapere di avere tanti lettori affezionati che, ogni giorno, si strappano letteralmente le pagine dei giornali tra i tavolini di bar e luoghi di ritrovo, che essere accompagnati dall’indifferenza del pubblico.

Peccato che questa decisione di ripristinare lo status quo per i giornali nei bar e nelle barberie sia arrivata in ritardo. In ogni caso, meglio tardi che mai. Sperando che sia la prima e l’ultima volta che si restringa la lettura e l’informazione, che stanno alla democrazia come il sole sta alla luce.

Privacy Policy Cookie Policy