Verso il voto
Regionali 2020, Bellanova: «No a programma col Pd» Boschi: «Scalfarotto tra i più rappresentativi»
A Barletta per presentare la candidatura del sottosegretario Scalfarotto a presidente della regione Puglia oltre a Teresa Bellanova anche la capogruppo alla Camera di Italia Viva, Maria Elena Boschi
BARLETTA - «Il Partito Democratico ha scelto di partire da un uomo anziché di partire da un programma, quindi noi a questo punto non vediamo né un programma condiviso né una soluzione che guardi al futuro, vediamo soltanto gestione opaca del potere, una distribuzione clientelare di incarichi, una concezione del lavoro che è elargizione e non invece riconoscimento del diritto ed è evidente che, chi come noi ha un’idea riformista delle politiche pubbliche, un’idea che dice che questa regione ha bisogno di una nuova classe dirigente, non può accettare ricatti».
Lo ha detto a Barletta la ministra per le Politiche agricole Teresa Bellanova, in occasione della presentazione della candidatura alla presidenza della regione Puglia di Ivan Scalfarotto. «Ci dispiace che il Partito Democratico non è stato in grado di dire a Emiliano che questo non era il suo turno, che bisognava costruire una soluzione politica programmatica - ha concluso Bellanova - per dare alla Puglia davvero un governo di cambiamento».
«IMPOSSIBILE ACCORDO SU EMILIANO» - «Ivan Scalfarono è uno dei nostri uomini più rappresentativi, sia per il lavoro che ha svolto negli anni precedenti al governo sia per il lavoro che attualmente sta svolgendo al governo, è sempre stato vicino a noi, alle idee del nostro gruppo, sin dagli esordi di Renzi, dalle Leopolde e dalle primarie del 2012, è una persona che ha dimostrato in questi anni la sua capacità di politica oltre che come uomo di governo e io credo che possa essere anche un valore aggiunto per questa terra». Lo ha detto a Barletta la capogruppo alla Camera di Italia Viva, Maria Elena Boschi, alla presentazione della candidatura del sottosegretario Scalfarotto a presidente della regione Puglia.
Ai giornalisti che le hanno chiesto come mai in Puglia non ci possa essere lo stesso schema che al governo, Boschi ha risposto che sicuramente in Puglia le forze che sostengono il Governo si presentano in modo autonomo, anche il M5S non converge sul candidato del Partito democratico così come non accade per Italia viva». "È stato possibile creare un accordo in altre regioni, dalla Toscana alle Marche ma la presenza di Emiliano che da sempre ha posizioni diametralmente opposte da quelle che abbiamo sostenuto su questioni importanti, dai vaccini all’Ilva di Taranto, alla xylella e al suo sdoganamento di Casa Pound, porta noi ad avere una posizione di coerenza con quello che abbiamo sempre sostenuto in questi anni ed è offrire ai pugliesi una alternativa tra il populismo di centrodestra e quello istituzionale di Emiliano».
SCALFAROTTO: «EMILIANO INCAPACE DI FARE SINTESI» - «Una coalizione guidata da Michele Emiliano è incapace di fare sintesi, pensare a una coalizione sul modello del Governo nazionale era possibile scegliendo una personalità capace di fare sintesi ed Emiliano non lo è». Lo ha detto Ivan Scalfarotto candidato alla presidenza della Regione Puglia di Italia viva, + Europa e Azione, a Barletta dove ha ufficialmente presentato la sua candidatura nell’anfiteatro dei giardini del castello. "La scelta di candidarsi non è un dispetto a Michele Emiliano - ha aggiunto - io faccio politica da qualche anno e le battaglie fatte in questi anni dimostrano che non sono in politica per dispetto». "Sono al Governo da un pò di tempo - ha aggiunto il sottosegretario agli affari esteri - credo di essere uno che ha testimoniato nel tempo di voler costruire e anche in questo caso voglio costruire una Puglia che si liberi da una politica che è una zavorra, che troppo spesso è costruzione di un sistema di potere che fa tante nomine, tante liste ma pochissime soluzioni». «Senza la mia candidatura i pugliesi avrebbero dovuto scegliere tra tre forme di populismo - ha detto ancora - quello sovranista e anti europeista di Fitto, quello anti industriale e antiscientifico dei cinque stelle e quello populista di palazzo come dice lui, Michele Emiliano». "Io non penso che la Puglia si possa ridurre a un’idea della politica tutto semplificazione e slogan, per cui l’Ilva deve andare a gas anche se tecnicamente non può farlo però poi non vogliamo il gas, la xylella può arrivare fino a Bari perché si seguono posizioni antiscientifiche. Io penso - ha concluso Scalfarotto - che ci sia una Puglia operosa, intraprendente, che alza la saracinesca tutte le mattine che va a lavoro, studenti che si fanno onore nelle università in Puglia e anche fuori, che non pensano che tutta la realtà sia riducibile a uno slogan e quindi noi ci siamo per questo».