agricoltura
Xylella in Puglia, estirpati circa 12mila ulivi infetti in 5 anni
Oggi in commissione Agricoltura alla Regione, si è evidenziato come esistono numerose analogie tra la Xylella e il Covid-19
BARI - Sono circa 11.700 gli ulivi estirpati perché infettati dalla Xylella durante le quattro campagne di monitoraggio negli ultimi cinque anni: è quanto è emerso oggi durante le audizioni in commissione Agricoltura di Gianluca Nardone, direttore del dipartimento agricoltura della Regione, e di Gennaro Ranieri, commissario Arif.
Negli ultimi cinque anni, hanno riferito i due tecnici, è stata individuata una zona rossa su cui insistono sette milioni di alberi di ulivo e sono stati eseguiti oltre mezzo milione di tamponi. Nardone ha tenuto a sottolineare le numerose analogie che la Xylella «condivide» con il Covid-19, «non solo terminologiche (zone rosse, tamponi, focolai, cluster), ma anche procedurali (a partire dalle modalità in cui vengono ricercate le piante infette), oltre che di tipo organizzativo, come i laboratori autorizzati, cinque, a cui vengono conferiti i campioni».
I risultati, ha ammesso Nardone, «non sono stati all’altezza delle aspettative, con un tasso di inadempienza eccessivamente elevato attribuito ai privati».