L'inchiesta

Foggia, il Tar conferma l'appalto per gli elicotteri. Indaga la Procura

Massimiliano Scagliarini

L’indagine su Asl e Riuniti rivela che il servizio di trasporto agli ospedali degli organi per i trapianti era conteso tra due società

BARI - L’aggiudicazione alla Avionord dell’appalto da due milioni di euro per l’elitrasporto degli organi destinati al trapianto, decisa lo stesso giorno in cui la Finanza ne acquisiva gli atti su ordine della Procura di Foggia, è avvenuta con modalità corrette. Lo ha stabilito il Tar di Bari, respingendo la richiesta di sospensiva presentata dall’Alidaunia: un’ordinanza, quella della Seconda sezione (presidente Adamo, estensore Cocomile) del tribunale amministrativo, che finirà tra gli atti del fascicolo del pm Anna Landi.

L’indagine condotta dal Nucleo di polizia economico-finanziaria di Bari sugli appalti della Asl e dei Riuniti di Foggia riguarda anche due gare elicotteristiche e vede indagati, tra gli altri, il patron di Alidaunia, Roberto Pucillo, il cognato Antonio Apicella e il capo del Patrimonio dei «Riuniti», Costantino Quartucci, tutti accusati di concorso in turbata libertà di scelta del contraente. Il 19 febbraio scorso, quando la Procura di Foggia ha mandato i militari a perquisire gli uffici dell’azienda sanitaria e quelli della Alidaunia, è stata sequestrata anche documentazione relativa all’appalto che poi è stato sottoposto all’esame del Tar: per i giudici amministrativi gli Ospedali Riuniti hanno correttamente identificato l’offerta di Alinord (assolutamente estranea all’inchiesta) come quella più conveniente, respingendo dunque la richiesta della società foggiana di sospenderne l’aggiudicazione.

L’inchiesta sugli appalti ai Riuniti nasce proprio dopo che il patron della Alidaunia aveva denunciato il rischio che l’altra gara, quella della Asl di Foggia per l’elisoccorso, finisse a una ditta già coinvolta in uno scandalo in Calabria. Dalle indagini delegate alla Finanza (i cui contenuti sono conoscibili in quanto è avvenuta una parziale discovery degli atti) è però emerso l’attivismo di Pucillo per il primo appalto, quello per il trasporto degli organi destinati ai trapianti negli ospedali pugliesi. Il 76enne avvocato di Cerignola, sempre secondo l’accusa, avrebbe chiesto a un suo amico pilota, ex membro dell’Ansv, di fornirgli i documenti di un appalto della Regione Campania da utilizzare come canovaccio per costruire i documenti della gara dei Riuniti. I documenti sarebbero poi stati consegnati a Quartucci durante un incontro al bar Caricone di Foggia organizzato da Apicella, che nell’indagine sembra svolgere il ruolo di «facilitatore» degli appalti degli Ospedali Riuniti, tentando anche di ritagliare un posto di lavoro per il proprio figlio dalle società appaltatrici. L’accusa ritiene di aver documentato le modalità con cui le fasi preparatorie della gara per il trasporto organi sarebbe stata truccata. Ecco dunque che la decisione del Tar, che con una ordinanza estremamente motivata ha certificato la correttezza della scelta del vincitore, potrebbe avere un ruolo non secondario nell’accertamento della verità dei fatti.

Mentre la gara per il trasporto organi è stata aggiudicata, l’appalto da 36 milioni di euro per la gestione dell’elisoccorso a Foggia è stata invece sospesa perché «Sono in corso indagini da parte della locale Procura della Repubblica relativamente all’affidamento in esame». Le indagini sono ancora in corso.

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