Sanità
Congresso europeo di nefrologia, la Puglia fa il bis nel 2023
Anche la presidenza della prossima edizione sarà affidata nuovamente al prof. Gesualdo che ha guidato dalla sua stanza dell’Università di Bari il più importante incontro scientifico sui temi della Nefrologia, del trapianto e della dialisi
BARI - Dopo la piazza virtuale di Internet utilizzata per il 57 esimo congresso europeo di nefrologia Milano tornerà nel 2023 ad essere la sede del congresso Europeo di Nefrologia (ERA-EDTA). Ad annunciarlo ufficialmente il prof. Loreto Gesualdo che ieri in qualità di Presidente ha chiuso i lavori dei 4 giorni che ha visto la “partecipazione” in streaming di 5.200 scienziati di 106 Paesi.
Anche la presidenza della prossima edizione sarà affidata nuovamente al prof. Gesualdo che ha guidato dalla sua stanza dell’Università di Bari il più importante incontro scientifico sui temi della Nefrologia, del trapianto e della dialisi.
Non era mai accaduto che il più importante evento internazionale di Nefrologia si replicasse per due anni nella stessa città (nel 2021 si terrà a Berlino); e così anche la presidenza del congresso: affidata anch’essa per due edizioni di seguito ad una stessa persona. Milano la sede, il prof. Loreto Gesualdo il presidente per la seconda volta.
La presidenza affidata per la prima volta ad un accademico pugliese, uno dei più illustri scienziati nel campo, il prof. Loreto Gesualdo, 58 anni di Altamura, Presidente della Fondazione Italiana del Rene e direttore della “Struttura Complessa di Nefrologia, Dialisi e Trapianto” presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Consorziale Policlinico di Bari; una delle personalità di spicco anche per l’elevato spessore clinico è un solido background accademico e scientifico che lo vede coinvolto in progetti con varie università americane tra cui quelle di Cleveland e Pittsburgh.
“La decisione di organizzare il prossimo appuntamento a Milano - spiega Gesualdo - ci sembrava scontata visto che questa edizione non si è potuta svolgere in presenza. Al di là delle formalità organizzative in queste quattro giornate abbiamo affrontato e condiviso esperienze sullo stato dell’arte della malattia renale. Argomenti innovativi e dibattuti sono stati quelli della malattia renale cronica, tra cui gli SGLT2 inibitori, farmaci di recente dimostratisi in gradi di ridurre il rischio di insufficienza renale nella negropstia diabetica e non diabetica e i nuovi modelli organizzativi per ampliare l’offerta della dialisi domiciliare”.
La domiciliazione della assistenza alle patologie croniche incrociano un altro tema rilevate come quello della telemedicina, una innovativa forma di assistenza ai pazienti che agevola l’erogazione di servizi sanitari e che richiederà un ampliamento delle capacità di comunicazione ed empatia del medico e quindi lo sviluppo di un approccio più solido verso la Medicina, tema caro alla Scuola Barese, tra le prime in Italia ad avere avviato un corso dedicato”.
Il Congresso Europeo di Nefrologia, uno degli eventi più importanti nel panorama europeo sul tema nefrologia, dialisi e trapianto ha registrato - seppure in remoto importanti risultati.
Sebbene nella sua veste inedita nella modalità “fully virtual” l’edizione di quest’anno per l’alto numero di partecipanti e il livello del dibattito ha messo le basi per quelle che saranno le scelte per le cure dei pazienti.
Grande attesa dunque per questa esperienza assolutamente inedita affidata alla Societa Scientifica che promuove la ricerca e i programmi di studio nel campo delle malattia renali, della dialisi e del trapianto renale, un punto di riferimento per l’innovazione della conoscenza della diagnosi e della terapia per le malattia renali.
“Uno degli obiettivi principali - conclude il prof. Gesualdo - è quello di ridurre la prevalenza delle malattie renali nella popolazione. Queste sono sempre più diffuse e, se non curate immediatamente e in maniera adeguata, sono causa di insufficienza e dunque richiedono il ricorso alla dialisi e al trapianto renale”.