BARI - In Puglia impazza la polemica (anche politica) sulle aperture di parrucchieri ed estetisti. Ieri mattina, la Regione aveva fatto sapere che avrebbero aperto il 18, nel pomeriggio poi una dichiarazione del Governatore Emiliano aveva fatto pensare ad un passo indietro facendo capire che ogni scelta sarebbe stata subordinata a quella del Governo. Oggi lo stesso Emiliano conferma: il 18 si potrà andare dal barbiere.
Pioggia di critiche e commenti al dietrofront di Emiliano da parte dell'europarlamentare Raffaele Fitto. «Le «ordinanze di Emiliano» per le riaperture delle attività nella «fase 2» (il 18 maggio riapriranno in Puglia parrucchieri e centri estetici, ndr) sono "spesso inutili e dannose": lo sostiene il copresidente del gruppo europeo Ecr-Fratelli d’Italia, Raffaele Fitto. «Da quando il premier Conte annunciò la riapertura dei barbieri, parrucchieri ed estetisti il primo giugno - premette Fitto - Fratelli d’Italia si è subito schierata contro, sollecitando il governo a ripensarci e ad anticipare la data della riapertura con un unico obbligo: riapertura in sicurezza. La decisione spetta quindi al Governo e la domanda d’obbligo è: a cosa serve quindi l’ordinanza di Emiliano?». L’europarlamentare evidenzia che per «stessa ammissione» di Emiliano «in Puglia si attenderanno le decisioni già preannunciate dal governo e non si farà nulla di diverso». Secondo Fitto, quindi, «avrebbe avuto un senso un’ordinanza regionale, come è accaduto in altre Regioni, se si fosse compiuta una scelta diversa da quella del governo e coraggiosa, come quella, per esempio, di anticipare la data di apertura, perché se la data è uguale allora è semplicemente inutile».
LA REPLICA DEL CENTROSINISTRA - «Il 18 maggio apriranno i barbieri, i parrucchieri e i centri di estetica in Puglia. Con buona pace dell’onorevole Raffaele Fitto che potrà andare a tagliarsi i capelli, come tutti i pugliesi, in luoghi sicuri grazie alle prescrizioni elaborate dal professor Lopalco con la consueta professionalità e competenza». Il centrosinistra pugliese replica alle critiche che Fitto (FdI) ha mosso al governo Emiliano sulle riaperture di parrucchieri ed estetisti. La nota è a firma di tutti i capigruppo in Consiglio regionale: Paolo Campo (Pd), Enzo Colonna (Noi a Sinistra), Paolo Pellegrino (Italia in Comune), Sabino Zinni (Senso Civico). «L'ennesimo tentativo di interpretare la realtà secondo i suoi desideri - risponde la maggioranza di governo - è stato sbugiardato dai fatti: nessun conflitto tra Regione e governo, nessuna polemica tra il presidente Emiliano e il ministro Boccia. Anzi, l’ottimo lavoro svolto in Puglia sarà mutuato dallo Stato per velocizzare le aperture di queste attività economiche, in gran parte artigianali, in tutta Italia. Fitto sente aria di elezioni, evidentemente, e la polemica 'a prescinderè è diventato il suo esercizio quotidiano».
IL COMMENTO DI M5S PUGLIA - «Emiliano di oggi contraddice Emiliano di ieri. Chissà domani quali nuove fantasiose dichiarazioni ci aspettano. Lui che soltanto ieri annunciava di aver scritto al suo amico Boccia per rassicurarlo sul fatto che in Puglia parrucchieri e centri estetici avrebbero riaperto seguendo le disposizioni del governo nazionale e oggi, dopo che gli abbiamo fatto notare quindi quanto l’ordinanza emanata il giorno prima fosse inutile (esattamente come tutto il suo operato in questa legislatura) scrive su facebook che l’apertura in Puglia sarà il 18 maggio e non il primo giugno nel rispetto delle prescrizioni della sua ordinanza». Lo affermano i consiglieri del M5S Puglia. «A parte il delirio di onnipotenza e i repentini cambi di umore - proseguono - una cosa dev'essere chiara: si riapre quando lo decide il Governo, in base ai dati scientifici e a linee guida precise che si stanno predisponendo. Inoltre, visti tutti gli adempimenti e adeguamenti che queste categorie professionali dovranno affrontare per garantire gli standard di sicurezza, perché Emiliano non si è preoccupato di dare incentivi, per aiutarli concretamente? Altra cosa, chi vigilerà sul rispetto di questi adempimenti? Emiliano ha pensato a rafforzare le commissioni di vigilanza di igiene e di rispetto delle norme sulla sicurezza di lavoro?».
«Infine - aggiungono i pentastellati - viste le prescrizioni contenute nell’ordinanza del presidente, c'è da chiedersi se saranno le stesse contenute nelle linee guida nazionali. E se così non fosse, tutte le spese affrontate inutilmente da parrucchieri, estetiste, barbieri, chi se le dovrà piangere? Come vedete, le chiacchiere stanno a zero, così come le inutili ordinanze di Emiliano, che generano solo confusione tra gli addetti ai lavori». «Per sorvolare - concludono - sulla partecipazione ai tavoli tecnici di consiglieri regionali di centrosinistra non si capisce a quale titolo e con quale motivazione. A parte la campagna elettorale perenne in cui vivono lui e la sua maggioranza»