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Bari, Emiliano requisisce ad azienda macchine per tamponi destinate al Veneto. «Per ora stop esecuzione»

Bari, Emiliano requisisce ad azienda macchine per tamponi destinate al Veneto. «Per ora stop esecuzione»

 
massimiliano scagliarini

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massimiliano scagliarini

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Il governatore manda i Carabinieri: vanno consegnate alla Regione. La Masmec: le daremo a Foggia

Venerdì 03 Aprile 2020, 09:41

13:42

BARI - La data del provvedimento è 1° aprile, e qualcuno ha pensato a uno scherzo. Invece è tutto vero. Mercoledì il governatore Michele Emiliano ha firmato una ordinanza di requisizione di attrezzature sanitarie. Anche se il decreto del 18 marzo, all’articolo 6, consente questa possibilità solo alla Protezione civile nazionale. Il presidente della Regione è andato avanti, ritenendosi soggetto attuatore dell’emergenza e e ha ordinato al Comando regione Carabinieri Puglia di prelevare due sistemi automatici per le analisi dei tamponi dallo stabilimento della ditta Masmec e di consegnarli al capo del dipartimento Salute della Regione.

Masmec è la società di Bari che ha realizzato una macchina per l’estrazione del Rna (la prima fase nella procedura per l’esame del tampone salivare), donandone il primo esemplare al Policlinico, con cui ha messo a punto il protocollo per le analisi. Una macchina da 40mila euro che funziona bene e che consente di velocizzare il procedimento per le analisi, e di cui la Regione ha chiesto altri due esemplari. Ma la Masmec, che ha anche stipulato un accordo con la Menarini per la fornitura dei reagenti, ha spiegato di dover consegnare le due macchine successive al Veneto e che per la Puglia sarebbe stato necessario attendere fino a fine aprile.

E così Emiliano ha preparato una ordinanza e ha ordinato «la requisizione in proprietà di 2 strumentazioni tecniche complete (piattaforme automatiche e reagenti necessari) realizzate per la diagnosi della positività negatività al Coronavirus». «Una sola strumentazione - ha argomentato - non è affatto sufficiente a colmare il delta amplissimo tra le analisi realizzabili in Puglia e quelle realizzabili in altre regioni», perché la capacità della Puglia non arriva a 1.000 tamponi al giorno, mentre in Veneto hanno «evidentemente disponibilità di macchine e reagenti in numero tale da realizzare più di 6.000 analisi al giorno», grazie alla «totale deregulation normativa della distribuzione sul territorio nazionale di dette macchine e reagenti». Emiliano ha anche scritto che Masmec ha realizzato la macchina «su impulso del Presidente della Regione»: insomma, l’idea di quel dispositivo è sua.

Ma il patron della Masmec, l’ingegner Michele Vinci, contattato al telefono, appare sinceramente sorpreso. È la «Gazzetta» a dirgli dell’ordinanza di requisizione e Vinci garantisce che non ce n’è bisogno: «Fino a un quarto d’ora fa - racconta - stavo parlando con il dottor Parisi dell’Istituto zooprofilattico di Foggia cui noi consegneremo due macchine». Ed Emiliano? «Lui ieri era preoccupato perché non gliele davamo. Io non l’ho sentito oggi, ma so che ha parlato molto bene della Masmec». Le due macchine, insomma, resteranno in Puglia: «Ne stiamo producendo quattro - dice Vinci -, la Regione aveva bisogno di due, per cui noi adesso stiamo lavorando in maniera tale da soddisfare questa esigenza». Se sarà così, dicono dalla Regione, l’ordinanza non verrà notificata.

LA PRECISAZIONE DI EMILIANO - «La requisizione non è avvenuta perché di fronte alle legittime esigenze della Puglia la ditta Menarini e la ditta Masmec si sono subito adoperate per trovare l’adeguata soluzione, che è in via di individuazione. E dunque - precisa il governatore - l’esecuzione del provvedimento non è ancora avvenuta perché si sta trovando un accordo. Per tale ragione non era stata data ancora notizia del provvedimento». 

Questa l'Ordinanza del Presidente della Giunta Regionale 1 aprile 2020, n. 195
"Requisizione in proprietà strumentazione tecnica per la diagnosi della positività/negatività al Coronavirus"

IL PRESIDENTE DI MASMEC: «2 MACCHINE ALLA PUGLIA» - Sono destinate al Veneto le quattro strumentazioni tecniche realizzate dall’azienda Masmec di Modugno per la diagnosi della positività/negatività al Coronavirus, per due delle quali il governatore pugliese Michele Emiliano ha firmato una ordinanza di requisizione che poi non è stata eseguita perché è stato trovato un accordo: la società, infatti, ne ha prodotte altre due che saranno consegnate alla Regione Puglia nei prossimi giorni.

Lo assicura il presidente della società Masmec Spa, Michele Vinci, che spiega che la trattativa con la Regione «è iniziata due giorni fa. Al presidente Emiliano servono altre due macchine e gliele abbiamo trovate».

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