Al Policlinico

Aids, allarme a Bari: pochi medici, a rischio chiusura l'ambulatorio

Redazione on line

Si tratta di un presidio cui fanno riferimento 1100 ammalati provenienti da tutta la Puglia

Una situazione incandescente, nell’ambulatorio di Malattie infettive del Policlinico e l’appello disperato di operatori e volontari: «Scongiuriamo la chiusura». Si tratta di un presidio importantissimo che gestisce circa 1.100 malati, riferimento per l’intera Puglia. Un’utenza vasta e difficile per la quale sono rimasti in servizio solo due medici per i quali far fronte alla quotidianità è diventata una corsa a ostacoli. Tanto che da qualche settimana si vocifera di una possibile chiusura dell’ambulatorio.

«Da tempo riceviamo telefonate da pazienti malati di Aids e dallo stesso personale medico-infermieristico, in agitazione per la carenza di medici nel reparto di Malattie infettive del Policlinico – spiega, lanciando l’allarme, Angela Calluso, presidente Cama Lila di Bari -. Ormai i malati sono senza punti di riferimento, soprattutto perché la carenza di personale potrebbe portare alla chiusura dell’ambulatorio, che in poco tempo è passato da centro di eccellenza a centro fantasma, quale già è attualmente. Le paure dei pazienti si basano su allarmi reali. In troppi - incalza Calluso - ci riferiscono di avere certezza della chiusura a breve dell'ambulatorio. Noi siamo in continuo contatto con le istituzioni sanitarie e regionali ma i numeri parlano chiaro: ci sono sempre meno infettivologi strutturati nel presidio barese. Chiediamo pertanto di intervenire con urgenza per porre fine a tale grave situazione di malasanità. Conosciamo la sensibilità degli enti pubblici verso questi pazienti, dimostrata già in passato e confidiamo in una celere soluzione».

Da quel che si è saputo, la Regione sta cercando di trovare una soluzione. Nelle scorse settimane era stata individuata una dottoressa che da Taranto si sarebbe dovuta trasferire a Bari, ma dopo le prime rassicurazioni e pareri favorevoli, sembra che la procedura di trasferimento si sia arenata.

«La situazione sanitaria è critica in tutti gli ambulatori – spiegano i referenti del Cama Lila -. Ce ne rendiamo conto. Le carenze di medici sono ovunque. Ma l'ambulatorio fornisce un servizio essenziale per malati molto fragili. Non li si può lasciare in mano a semplici specializzandi. Ecco il perché di questo nostro appello. Per favore, l'ambulatorio non può chiudere».
(red. cro.)

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