Calcio

Il Bari a caccia delle fondamenta la difesa deve essere una certezza

Davide Lattanzi

Vince i campionati chi subisce poco. Serviranno garanzie attorno al leader Di Cesare

BARI - Da sempre si dice che le squadre vincenti sono quelle che subiscono poco. Il Bari del futuro, quindi, dovrà avere una solida retroguardia se vorrà ambire a vincere un campionato di serie C che potrebbe annoverare un numero notevolissimo di big. D’altra parte, proprio l’impermeabilità della difesa ha consentito alla squadra di Giovanni Cornacchini di dominare il girone I di serie D. Basti pensare che nel girone d’andata del torneo appena concluso (ovvero nella fase in cui sono state realmente poste le basi per la promozione), i galletti hanno subito appena otto reti. 22, invece, i gol incassati in totale al termine del campionato che hanno consacrato il pacchetto arretrato pugliese come il secondo in assoluto di quarta serie, alle spalle del Como (18 marcature al passivo).

Nel credo dell’allenatore originario di Fano, dunque, la sicurezza difensiva deve essere un collaudato punto di partenza. Dell’organico attuale, tuttavia, ben poco potrà essere mantenuto in terza linea. Nel complesso, va giudicata positivamente la stagione del portiere Davide Marfella, peraltro unico sempre presente tra i galletti: difficile, tuttavia, immaginarlo inamovibile anche in Lega Pro. Servirà, infatti, un guardiano dei pali più esperto. Un profilo accostabile è quello di Simone Colombi, 28 anni, del Carpi: dopo la trafila in tutte le nazionali giovanili, ha trovato continuità di impiego nelle ultime tre stagioni vissute nel club romagnolo. Potrebbe interessare anche Stefano Minelli, 25 anni, in forza al Padova. Nel reparto dei centrali, scontata la permanenza di Valerio Di Cesare: malgrado stia per compiere 36 anni, lo stopper romano ha dimostrato di essere ancora un valore aggiunto sul piano tecnico-tattico (senza dimenticare lo spiccato fiuto per il gol), nonché un trascinatore del gruppo. Sotto osservazione la posizione di Giuseppe Mattera e Luca Cacioli: la sensazione è che, nella migliore delle ipotesi soltanto uno dei due resterà, con Mattera nettamente favorito. Allo stesso modo, sono poche le possibilità di permanenza di Edoardo Bianchi, uno degli under di piena proprietà del Bari.

Pertanto, occorrono almeno altri due interpreti, di certo più giovani e, possibilmente, dotati di maggior rapidità. Circola da tempo il nome di Fabrizio Poli, 30enne del Carpi, ma tale pista, in realtà, non si è mai davvero scaldata. Potrebbe, invece, interessare Michele Fornasier, 25enne scuola Sampdoria, di proprietà del Pescara, ma utilizzato dal Venezia da gennaio in poi: buon passo e discreta duttilità (può agire pure da terzino) lo rendono appetibile. È stato visionato in qualche occasione anche Luca Ravenelli (Padova), 22enne che aveva impressionato ad inizio stagione, così come gli osservatori biancorossi hanno annotato i nomi di Alessandro Minelli (19enne di proprietà del Parma) e Gabriele Germinio, coppia centrale che si è distinta al Rende. Attenzione, inoltre, a Kastriot Dermaku 27enne albanese, reduce da un’ottima annata a Cosenza. Considerando che si lavorerà prevalentemente su un assetto a quattro uomini, andrà completamente costruito il settore dei terzini che nell’ultimo torneo è stato costituito esclusivamente dai giovani. Tuttavia, quantomeno Nicola Aloisi e Cosimo Nannini sono senz’altro destinati ad essere restituiti rispettivamente a Fermana e Prato, mentre una riflessione sarà effettuata sia su Nicola Turi (il 21enne barese è del club biancorosso, ma ha il vincolo in scadenza), sia su Giacomo Quagliata sul quale i pugliesi vantano un diritto di riscatto dalla Pro Vercelli. Nel radar dei galletti c’è Gaetano Letizia, ma il 28enne laterale destro (in grado, però, di occupare con disinvoltura pure la corsia mancina) vanta un ricco vincolo triennale con il Benevento. Potrebbe, invece, essere più facile arrivare a Lorenzo Laverone, 30 anni, dell’Ascoli oppure a Raffaele Pucino, 28enne della Salernitana: entrambi elementi ormai esperti e dal sicuro rendimento.

Per la fascia sinistra, invece, gli occhi sono puntati su Amedeo Benedetti, 27enne punto fermo del Cittadella (è nelle fila venete ormai da quattro campionati) che, però, potrebbe essere attratto dall’avventura in una grande piazza, pur scendendo di categoria. Tra i giovani, ha mostrato discreti numeri Antonio Porcino, 23 anni, reduce da una discreta stagione al Livorno: anche lui potrebbe entrare nel novero degli obiettivi per un torneo di vertice.

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