Serie C

Bari calcio, «San Nicola» boom boom: festa della resurrezione

Davide Lattanzi

Dopo la partita show, bilanci e impegni. Per la nuova rincorsa

BARI -  Il Bari chiama a raccolta il suo popolo. Domenica prossima il «San Nicola» è pronto a colorarsi come nelle grandi occasioni per celebrare una vera «giornata biancorossa».
La macchina organizzativa è in pieno fermento. La società della famiglia De Laurentiis intende celebrare a dovere la promozione in serie D, conseguita alla prima stagione sportiva sotto la nuova era. Un’impresa realizzata «al primo colpo», per riprendere lo slogan lanciato proprio dal presidente Luigi De Laurentiis, impegnatissimo ad allestire ogni dettaglio dei festeggiamenti, pur dall’America (rientrerà in sede sabato). È vero: si tratta solo di un salto in serie C, ma è pur vero che è giusto rendere merito ad un gruppo di lavoro (dirigenti, staff tecnico e squadra) in grado di centrare l’obiettivo per il quale erano stati reclutati.

Gran finale Per agevolare l’affluenza allo stadio, sarà mantenuta innanzitutto la scontistica prevista per l’operazione «gran finale», con prezzi ridotti in tutti i settori ed ingresso a costo simbolico per gli under 16. I biglietti saranno in vendita in tutti i punti vendita listicket, online sul sito sport.ticketone.it e, solo domenica 28 aprile dalle 9 alle 13, alla biglietteria dello stadio San Nicola (porta 22). Per l’incontro non è attiva la formula omaggi under14, né è consentito il cambio utilizzatore.

SI VA A SCUOLA Contemporaneamente, è stata aperta un’iniziativa rivolta ai tesserati e collaboratori delle società e scuole calcio di Bari e provincia. I tesserati di tali realtà, infatti, potranno acquistare i tagliandi a soli 1,50 euro (prevendita inclusa) in Tribuna Est, mentre dirigenti, tecnici e collaboratori riceveranno un tagliando gratuito per ogni dieci tesserati presenti allo stadio. Un’apertura, peraltro, da non limitare soltanto al match con il Rotonda: la società ha voluto aprire un contatto col territorio. Un dialogo destinato a proseguire a stretto giro visto che il prossimo anno andrà implementata l’attività sul settore giovanile e, oltre il doveroso allestimento delle formazioni deputate a disputare i tornei imposti per le compagini di Lega Pro, Luigi De Laurentiis è attirato soprattutto dall’idea delle Academy (già sperimentata con successo nel biennio targato Gianluca Paparesta): il modo più efficace di monitorare i migliori talenti di Bari e provincia legandoli alla prima squadra.
a caccia di record Il primato di affluenza è ancora fissato alla prima di campionato, in particolare agli 11.272 spettatori di Bari-Sancataldese. Per il resto, altre quattro gare (con Roccella, Nocerina, Turris e Locri) hanno abbattuto il muro delle 10mila presenze, gli altri match si sono attestati oltre le 9mila, con Bari-Troina gara con minor pubblico (8.850 spettatori). In tal senso, la sfida al Rotonda, ultimo incontro interno della regular season, rappresenta un’occasione imperdibile per dare un concreto segnale di affetto da parte di una piazza che, in quanto a passione, si piazzerebbe al quinto posto in B (pur militando due categorie più giù) ed in A sarebbe comunque superiore all’Empoli, nonché vicina alle presenze registrate dalle varie Chievo, Sassuolo, Frosinone, solo per citare alcuni esempi.

Tutto al San Nicola I punti salienti della festa saranno resi noti nelle prossime ore. Ma traspare qualche certezza. Tutto si svolgerà allo stadio, probabilmente in coda alla sfida con i lucani. Non ci sarà un riversamento nelle piazze cittadine: il luogo di ritrovo sarà esclusivamente il San Nicola, la «casa» del Bari. Saranno previsti momenti musicali, con ogni probabilità saliranno sul palco i calciatori uno per uno (secondo una modalità cara agli americani) e dovrebbe esserci un discorso tenuto dal presidente Luigi De Laurentiis, pronto a ribadire al popolo biancorosso l’impegno per il futuro e l’ambizione a proseguire la scalata verso il paradiso del calcio nel minor tempo possibile.

IN CAMPO Oggi, intanto, la squadra riprenderà gli allenamenti: dopo cinque giorni di riposo, è ora di riattaccare la spina. Che festa sarebbe, in fondo, se non fosse accompagnata dall’ennesima vittoria?

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