Street art

Il murales dedicato a Verdone del canosino Piskv conquista Roma

Paolo Pinnelli

L'opera è stata apprezzata anche dal regista Carlo Verdone che ha ringraziato il writer su Facebook

Prima il grande Albertone, poi, come naturale continuazione, il suo figlioccio d’arte Carlo Verdone. Due murales dedicati a due autentici simboli di Roma.
Il celeberrimo volto del personaggio «Furio» di Verdone, (del film «Bianco, rosso e Verdone») è apparso domenica scorsa, a Roma, su un muro di largo Enrico Enriquez, realizzato dallo street artist Piskv, al secolo l’architetto canosino Francesco Persichella.
I due murales, quello di Sordi, nei panni del Marchese del grillo (intitolato “In blue” e realizzato tre anni fa), e quello di Furio-Verdone, sono ora «naturalmente» uno accanto all’altro, omaggio dello street artist canosino alle due grandi icone di Roma, «il presente ed il passato del cinema romano» come dice Piskv.
L’idea è nata all'interno di una iniziativa, il «Festival Pinacci Nostri», organizzato dal movimento artistico che utilizza la street art come volàno per diffondere la cultura nel quartiere della «Pineta Sacchetti» e che ha promosso i due lavori per riqualificare il quartiere grazie alla forza dell’arte.


L’opera non è passata inosservata, anzi è stata apprezzata anche dallo stesso Carlo Verdone che ha pubblicato uno scatto del murales sulla sua pagina Facebook postando: «Grazie per questo omaggio di Piskv in Largo Enrico Enriquez sulla Pineta Sacchetti a Roma. Furio forever! Buona giornata».
«Sono molto contento che il murales dedicato a Verdone abbia avuto un tale riscontro nella Capitale e che lo stesso attore abbia apprezzato. Mi rende molto orgoglioso- dice Francesco Persichella - Da parte mia è un omaggio sentito ad un grande del cinema italiano, un attore che stimo molto e che ancora non aveva un suo tributo tra le strade della Capitale. Ho voluto realizzarlo proprio a fianco di un mio vecchio lavoro dedicato ad Alberto Sordi poiché penso siano due icone della romanità: il presente ed il passato della tradizione cinematografica romana».


Architetto, oltre che artista e fotografo autodidatta pugliese, Francesco Persichella, 26 anni a fine aprile, vive e lavora a Roma. «Da sempre ricerco la bellezza in ogni cosa, osservando e studiando tutto ciò che mi circonda - racconta “Piskv” - nei miei numerosi viaggi ed esperienze all’estero ho imparato ad affinare le mie competenze, a conoscere culture, usi e costumi aprendo la mente a nuove visioni».
Fortemente attratto dalla realtà urbana, negli anni ha sviluppato un grande interesse nei confronti del mondo della «street art» cercando di coglierne gli aspetti più profondi che la legano alla città e al contesto socio-culturale. In questa ottica si inseriscono i suoi numerosi murales, autentiche opere d’arte, tra cui anche quello realizzato alcuni anni fa nella sua Canosa, ai margini dell’area archeologica di Giove Toro, riuscendo a trasformare, a colpi di colori e spray, una scalinata, altrimenti degradata, in un «quadro urbano».


«Le mie aspirazioni professionali attendono e si estrinsecano nell’ideazione e nello sviluppo di progetti, con particolare riguardo all’analisi contestuale del territorio in termini architettonici e ambientali, alla cura e valorizzazione del dettaglio, all’applicazione delle tecnologie più avanzate ed infine, e non di meno, alla sostenibilità realizzativa del progetto» conclude Francesco Persichella che, per la vasta eco del murales è stato anche «citato» e intervistato in trasmissioni radio (Radio Deejay e Radio Italia Anni 60) oltre che da tv e giornali. L’interrogativo di tutti: quale e dove la prossima «street opera»?

Privacy Policy Cookie Policy