Dopo il servizio delle Iene

Bari, il b&b a luci rosse? «È tutta una montatura»

Giovanni Longo e Massimiliano Scagliarini

Il titolare della struttura nega tutto. Intanto la polizia indaga

BARI - Tra un cantiere aperto ormai da mesi e un negozio etnico, nel cuore del quartiere Libertà, c’è il bed & breakfast «Al Cortile» finito al centro di un’inchiesta delle Iene. Stando al servizio andato in onda domenica sera, e girato tra l’estate e le feste di Natale, questo cortile con otto mini appartamenti al piano terra, disposti su due file da quattro alloggi ciascuna, sarebbe una casa di appuntamenti. Un luogo in cui si prostituirebbero ragazze minorenni.
«Non è assolutamente così», si difende il gestore della struttura, Nicola Guerra, 38 anni. Disposto ad ammettere solo qualche «leggerezza», ma non l’accusa, pesantissima, di essere un pedofilo. «Sono vittima - dice - di un complotto da parte di una persona che volevo aiutare. Da domenica sera non vivo più, sono diventato un mostro. Le cose sono molto diverse da come sono state rappresentate, anche il video è stato montato ad arte per farmi apparire ciò che non sono».

Le «Iene» hanno descritto il B&B di Guerra come un luogo in cui avverrebbero incontri tra prostitute minorenni, anche di 15 e 16 anni, con clienti di età compresa tra i 50 e 60 anni. Professionisti, tra cui avvocati e ingegneri, disposti a pagare tra i 100 e i 150 euro a prestazione, da cui il titolare della struttura tratterrebbe 25 euro per l’affitto della stanza. Questa in sintesi la denuncia della «Iena» Veronica Ruggeri nel video diventato virale sui social. Una telecamera nascosta ha documentato gli incontri con due ragazze, complici della trasmissione, che fingendosi minorenni hanno contattato Guerra. A loro l’uomo avrebbe offerto la possibilità di incontri a pagamento, chiedendo anche foto da mostrare ai potenziali clienti.
A segnalare il caso alle Iene è stata una ragazza che, intervistata da Ruggeri, racconta di aver visto «entrare anche bambine in stanze dove c’erano anziani: mi ha fatto uno schifo terribile», ammettendo di avere avuto anche lei un incontro sessuale a pagamento organizzato dal titolare della struttura. «Nel mio b&b - è la replica dell’uomo - non ha mai lavorato nessuno che possa avere visto una cosa del genere».

Secondo quanto denunciato dalle Iene, inoltre, il proprietario della struttura avrebbe pubblicato su un sito di incontri un annuncio in cui cercava una «giovane lei, bella, riservata e interessata a incontri fissi». «Un conto è iscriversi a un sito di incontri per adulti - si difende Guerra - un altro è esser accusato di gestire una casa di appuntamenti. Dal registro delle presenze alle segnalazioni in Questura degli ospiti, tutto è in regola. Ho lavorato tanto per mettere su questa struttura e la mia reputazione viene messa in discussione da un servizio che non riporta affatto la verità dei fatti. È ingeneroso dipingermi come sono stato tratteggiato nel servizio».
Ma nel video si sente anche altro. L’uomo spiega a una dei «ganci» delle Iene che «tra un check in e un check out» ha dato vita a questa attività parallela ormai «da tre anni», un periodo in cui si è «fatto un giro di amicizie» che, assicura, è fatto solo di «brave persone». Infine precisa anche le modalità di accesso al b&b, possibilmente prima i clienti e poi le ragazze per non dare nell’occhio. «È tutta una montatura - è la replica -, le complici delle Iene mi hanno provocato in ogni modo, e poi hanno fatto sentire nel servizio solo ciò che volevano».
Ma intanto la Questura si è messa al lavoro. Nelle scorse settimane sarebbero arrivate segnalazioni di «b&b» sospetti in altre zone della città. Anche il video delle Iene, ora, passerà al vaglio degli agenti.

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