A Brindisi
Caso Cucchi, striscione contro carabiniere che accusa i colleghi: indaga la Digos
Il militare, Francesco Tedesco, sospeso dal servizio, vive nel comune capoluogo
Agenti della Digos di Brindisi indagano su un grande striscione apparso nella notte fra sabato e domenica contro Francesco Tedesco, il carabiniere imputato che ha accusato del pestaggio di Stefano Cucchi altri due colleghi, anche loro imputati di omicidio preterintenzionale. Sullo striscione, firmato «Curva Sud» c'era scritto: «Per l’infame nessuna pietà, sei la vergogna della città». La scritta è stata rimossa; si trovava nei pressi del cavalcavia De Gasperi. Tedesco, sospeso dal servizio, vive a Brindisi. Già in passato, non appena era divenuto noto il suo coinvolgimento nella vicenda, erano stati esposti striscioni con scritte a lui rivolte nei pressi dell’abitazione e della palestra da lui frequentata. Tedesco ha anche denunciato gli autori di alcune presunte offese apparse su Facebook.
Pochi giorni fa nel corso del processo, il pm (un salentino) che segue il processo sulla morte del giovane Cucchi, ha depositato in aula alcuni verbali di interrogatorio resi tra giugno e i primi di ottobre dal carabiniere Tedesco il quale getta un'ombra sinistra su quanto accaduto e conferma la teoria del pestaggio da parte dei colleghi quando il giovane fu fermato.