Tempo scaduto

Palagiustizia, caos su 25mila notifiche: migliaia di processi verso prescrizione «Dal ministro soltanto chiacchere»

Nicola Pepe

Dal 1 ottobre riprende la macchina della giustizia dopo lo stop scaduto il 30 settembre. Sede, si aspetta il trasferimento, cancellieri nel caos

Scaduti i tre mesi del decreto del ministro Bonafade che congelava i processi a Bari, la macchina della giustizia si è rimessa in moto ma i problemi restano tutti a partire dall'attuale frammentazioni delle sedi in attesa della soluzione ponte (il palazzo ex Telecom nel quartiere Poggiofranco, un edificio di dieci piani e di circa 9.400 metri quadri) che doveva concludersi entro fino settembre e che ancora è in stand by. Decine di migliaia di notifiche (oltre 25mila) di udienze dovranno partire nelle prossime ore a cura di un gruppo di pochi cancellieri che non sono in grado di far fronte all'enorme mole di lavoro. A ciò si aggiunga il rischio di prescrizione di migliaia di processi tant'è che i giudici si vederebbero costretti a una sorte di selezione di quelli da portare a buon fine.

«Come volevasi dimostrare, scaduta la sospensione dei tempi di prescrizione dei reati prevista dal decreto Bonafede, l’amministrazione della giustizia a Bari è ancora bloccata. Siamo stati facili profeti di un disastro annunciato e aggravato dall’indifferenza del Ministro». Lo afferma il deputato e coordinatore di Forza Italia a Bari e provincia Francesco Paolo Sisto. «Siamo di fronte ad un inadempimento palese delle promesse fatte: Bonafede si conferma 'tutto chiacchiere e distintivo. Bari e i baresi continuano ad essere mortificati dalla incompetenza e dal pressapochismo del ministro grillino», conclude.

«L'intervento del ministro della Giustizia Bonafede sulla sede del Tribunale di Bari si è rivelato un vero disastro, il ministro farebbe bene a chiedere scusa pubblicamente e a rimediare subito, se ne è in grado. Nella sua visita a Bari aveva detto di aver risolto il 'problemà, ma era una balla, l’ennesima. Il suo decreto di giugno ha sospeso tutte le udienze fino al 30 settembre, in attesa di trovare una soluzione. Un danno incalcolabile. Intanto il 30 settembre è passato, ma ancora non c'è alcuna soluzione per magistrati, avvocati e cittadini». Lo dichiara il deputato del Partito democratico Ubaldo Pagano.

Nei giorni scorsi, nel corso del congresso straordinario dell'Aiga, il ministro Bonafede era intervenuto a Trani e aveva criticato duramente il sindaco Decaro (senza citarlo) e gli stessi avvocati per averlo accusato di mancata interlocuzione con gli operatori del diritto a Bari. Tesi ribadita dai legali, Camera penale in testa, secondo i quali una cosa è condivisione e interlocuzione, altra è mera comunicazione di provvedimenti già adottati.

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