Contesta le ricostruzioni del suo predecessore Gianni Liviano e nega che ci siano rapporti privilegiati con la Protem di Lecce. L’assessore alla Cultura, Loredana Capone, definisce «palesemente falsa» l’accusa del consigliere tarantino, in base a cui ci sarebbe una gestione personalistica degli affidamenti in Apulia Film Commission e Puglia Promozione. «Alle partecipate - dice - abbiamo dato l’indirizzo di fare procedure pubbliche e di rendere tutto trasparente. Afc è l’unica film commission italiana ad avere un Organismo di valutazione interno, e sono migliaia le aziende che partecipano ai bandi di Pugliapromozione».
La polemica è in atto da tre giorni, da quando cioè Liviano ha reso noti i contenuti dei verbali dell’Organismo di vigilianza di Afc e una statistica (effettuata sui dati pubblicati per la trasparenza) sugli affidamenti di Pugliapromozione. Veri e indubitabili i rilievi effettuati dall’Odv della Film Commission, tuttavia - secondo la Capone - superati dal parere dei revisori. E, per quanto riguarda le procedure nell’agenzia per il turismo, quel 92% di contratti affidati senza gara sarebbe - dice la Capone - frutto di una errata interpretazione. «Le procedure ristrette - dice - vegono fatte per motivi ben precisi, come ad esempio l’urgenza, e si appoggiano al portale Empulia. Ma anche queste prevedono una valutazione comparativa». Il caso, secondo l’assessore salentino, è dunque prettamente legato a motivi politici. «La vendetta politica, peraltro contro di me che non ho nessuna colpa per aver ereditato questo assessorato dopo che lui lo ha perso, non porta da nessuna parte. Credo che sia necessario essere rigorosi. Se ce lo avesse chiesto, il consigliere Liviano avrebbe avuto anche gli atti successivi a quei pareri dell’Odv. Per quanto riguarda Pugliapromozione, se avesse fatto una richiesta di chiarimenti avrebbe verificato l’esistenza di una quantità enorme di procedure comparative. Ho chiesto a Pugliapromozione di dare una definizione più giusta, più conforme alla realtà perché chi legge “affidamento diretto” può essere tratto in inganno nel momento in cui si tratta invece del provvedimento finale di affidamento che avviene a seguito di una gara».
Poca chiarezza, dunque, nella presentazione dei dati di trasparenza. Ma c’è poi il caso della Protem, la società di Lecce (che fa capo a Massimiliano Torricelli, figlio di un ex consigliere comunale del Pd ritenuto vicino alla Capone) che di contratti in Pugliapromozione ne ha vinti molti. «Non vivo fuori dal mondo - risponde la Capone -. Conosco il consigliere Torricelli per motivi politici, ma non c’è alcun tipo di rapporto particolare. Certo non posso impedirgli di partecipare alle gare solo per questa conoscenza. Sono ligia alle regole e le procedure di gara sono procedure di gara. Non vedo Antonio Martella (l’ex collaboratore della Capone che risulta aver lavorato in Protem, ndr) da un anno, non so cosa fa oggi». Per quanto riguarda invece la Film Commission, si fa notare che la gara per le hostess del Bifest finita nel mirino dell’Odv era la prima vinta dalla Protem in Afc: è stata aggiudicata il 10 aprile quando il festival iniziava il 21.

L'assessore: «Liviano avrebbe potuto chiedere chiarimenti, avremmo fornito carte e dati esatti»
Venerdì 28 Settembre 2018, 13:50
29 Settembre 2018, 12:48