Da oggi, sabato 1 settembre, tutto il personale amministrativo di Procura e Tribunale penale di Bari sarà trasferito da via Nazariantz. La nuova improvvisa disposizione è contenuta in due provvedimenti notificati nella serata di ieri dai dirigenti amministrativi. Dai due provvedimenti si evince che in data 23 agosto, quindi una settimana fa, il ministero aveva inviato una nota con la quale si invitava a «proseguire senza indugio» le operazioni di trasferimento, così come programmate, quindi entro il 31 agosto. Nonostante la proroga allo sgombero concessa dal Comune di Bari per consentire l'accesso in via Nazariantz fino al 31 dicembre, il «tavolo tecnico per la programmazione delle attività di trasloco degli uffici giudiziari» ha deciso, durante una riunione di due giorni fa, di «aderire all’invito del superiore Ministero e di dare impulso alle operazioni di trasferimento degli uffici e del personale entro il 31 agosto». Per i dipendenti della Procura, che andranno in via Brigata Regina, è stata prevista una turnazione, non essendoci spazio per tutti, mentre «non è ancora definita - si legge nel provvedimento - l’allocazione dei magistrati», che per il momento resteranno quindi in via Nazariantz. Il personale amministrativo del Tribunale, invece, andrà in parte nella ex sezione distaccata di Modugno, dove saranno trasferiti anche i giudici, in parte in via Brigata e in piazza De Nicola. Al personale, stando ai due provvedimenti, sarà comunque consentito rientrare in via Nazariantz per completare le operazioni di trasloco di arredi e fascicoli.
IL PERSONALE - Da lunedì 3 settembre un servizio navetta con mezzi della Polizia penitenziaria accompagnerà i lavoratori del Tribunale penale di Bari da piazza De Nicola all’ex sede distaccata di Modugno, dove saranno trasferiti giudici e relative cancellerie dal Palagiustizia dichiarato inagibile. Ne dà notizia il segretario nazionale del Coordinamento sindacale penitenziario, Domenico Mastrulli, spiegando che «in una circolare diramata ieri dalla segreteria del personale amministrativo del Tribunale di Bari riservata agli addetti del settore penale, si predispone un servizio navetta per l’accompagnamento dei lavoratori nella sede di Modugno». Nella circolare si comunica che a partire da lunedì 3 settembre per raggiungere Modugno, dalle ore 7.30 saranno disponibili mezzi dell’Amministrazione penitenziaria. Quale punto di raccolta del personale è stata indicata piazza Enrico De Nicola, antistante il Palazzo di Giustizia. Seguiranno due corse di rientro dalla sede di Modugno alle 14 e alle 17.30. "Ulteriori mezzi e uomini della polizia penitenziaria che - commenta Mastrulli - verranno inevitabilmente sottratti alle già esigue risorse d’organico delle carceri pugliesi»
IL MINISTERO - «Si prega cortesemente di proseguire con la dovuta urgenza le operazioni preventivate». È questa la frase con la quale il ministero della Giustizia, lo scorso 23 agosto, ha chiesto in una nota agli uffici giudiziari baresi di procedere spediti verso il trasloco. Tecnicamente il ministero non poteva ordinare lo sgombero immediato, che è competenza del Comune, ma con quella nota ha voluto sollecitare il personale amministrativo e i magistrati a lasciare l’immobile di via Nazariantz, dichiarato inagibile, il più presto possibile, cioè entro la scadenza inizialmente prevista del 31 agosto e poi prorogata dal Comune di Bari di altri 4 mesi.
La nota del ministero è stata inviata al presidente della Corte di Appello di Bari, Franco Cassano, presidente della Conferenza permanente e, per conoscenza, al procuratore generale Anna Maria Tosto, al presidente del Tribunale Domenico De Facendis e al procuratore della Repubblica Giuseppe Volpe.
A tale invito, però, hanno risposto il personale amministrativo e il Tribunale, emanando provvedimenti che hanno disposto il trasferimento di giudici e cancellieri nelle sedi di via Brigata Regina e Modugno. I magistrati della Procura, invece, resteranno ancora un pò nel palazzo inagibile perché nella sede di via Brigata non c'è spazio per tutti. Nella nota inviata dal Ministero si invitavano i capi degli uffici «a voler indicare eventuali necessità sopravvenute, per potervi provvedere con la necessaria sollecitudine».
Il presidente De Facendis ha risposto chiedendo più risorse, dieci amministrativi per le notifiche dei processi, auto e benzina per gli spostamenti tra le varie sedi.
IERI REGOLARMENTE AL LAVORO - Ieri, 31 agosto, nel Palagiustizia di via Nazariantz la giornata è cominciata come sempre, con magistrati e personale amministrativo all’interno dell’immobile a lavorare. Come preannunciato a mezzo stampa dal Ministero, tutti avrebbero dovuto lasciare il palazzo inagibile, eppure gli uffici erano operativi. L’immobile è stato dichiarato inagibile per rischio crollo nel maggio scorso e il Comune aveva dato inizialmente 90 giorni per lo sgombero (con scadenza oggi). Il trasloco è iniziato ed è tuttora in corso verso le due sedi di via Brigata Regina (che dovrebbe ospitare pm e gip) e l’ex sezione distaccata di Modugno per il Tribunale penale, entrambe insufficienti ad accogliere tutti. Quindi, su sollecitazione della Procura che chiedeva più tempo per poter portare avanti indagini delicate, il Comune ha concesso una proroga di 120 giorni. Lo ha fatto sulla base di una nuova perizia che rassicura su un attenuato rischio crollo dopo l’alleggerimento dei piani superiori dai carichi pesanti. A questo provvedimento è seguita la presa di posizione del Ministero che ha definito il sindaco un «irresponsabile» e che ha dichiarato in diverse interviste e su Facebook la necessità di «sgombero immediato».