La vertenza

Ex Om , spunta un nuovo acquirente «Assumiamo subito tutti i lavoratori»

Rita Schena

Ingegneria & servizi è una società in liquidazione rilevata da una newco costituita da circa 40 imprese pugliesi e con circa 2300 dipendenti operanti nel settore delle rinnovabili

Un ennesimo colpo di scena nella annosa e lunga vicenda della vertenza ex Om Carrelli. Una delle aziende che aveva in passato manifestato interesse, ma oggi ampiamente sorpassata dalla presentazione del piano industriale da parte di Selektica, torna a farsi prepotentemente avanti. Il 14 agosto, infatti, Ingegneria&Servizi ha presentato una sua proposta per sbloccare la situazione di crisi in cui versano da 7 anni ed 8 mesi i 156 operai, dichiarandosi pronta ad assumere tutti con contratti a tempo indeterminato entro il dicembre 2018.

Il comunicato Ugl metalmeccanici - «Ingegneria&Servizi, a firma del suo legale rappresentante, ing. Tommaso Catalano, garantisce le assunzioni a tempo indeterminato di tutti i lavoratori ex Om già da dicembre 2018. La società - si legge nella nota diffusa da Ugl metalmeccanici - attraverso la costituzione di una Newco (denominata Network Global Electrification Project) costituita da circa 40 imprese pugliesi e con circa 2300 dipendenti già in forza in queste realtà, vorrebbe creare nello stabilimento modugnese un centro di assemblaggio di sottosistemi di impianti di nuova generazione di centrali ad energia rinnovabile, meglio nota come Hydrostatic Power System. Il progetto prevede l'assunzione a tempo indeterminato di tutta la platea di lavoratori (circa 160) entro dicembre 2018 ed il trasferimento del compendio immobiliare dal Comune di Modugno alla Newco. Per ammortizzare i tempi necessari alla successiva fase di bonifica dell'amianto ed all'installazione degli impianti e macchinari necessari al centro di assemblaggio, tutti i lavoratori sarebbero distaccati nelle aziende del network, per lo più baresi, al fine di essere formati e riqualificati nelle loro nuove mansioni, per poi rientrare nello stabilimento ex Om. Ovviamente tutti i lavoratori saranno da subito inquadrati nel settore metalmeccanico e percepiranno gli stipendi».

La proposta della società - «Confermiamo tutto – sottolinea Tommaso Catalano raggiunto telefonicamente -. Stavamo da tempo preparando una nostra proposta e il 14 agosto la abbiamo girata a tutte le sigle sindacali che da tempo stanno seguendo la vertenza, alla task force regionale nella persona di Leo Caroli e al sindaco di Modugno. Secondo noi la proposta di Selektica non è interessante per i lavoratori. Non verrebbero tutti assunti, solo una parte a tempo indeterminato, cosa che invece possiamo fare noi. Puntiamo ad assorbire tutti gli operai a partire già da ottobre di quest’anno per completare il tutto entro dicembre 2018. La nostra è una proposta diretta a tutti i lavoratori e al sindaco di Modugno, per questo abbiamo bypassato la curatela fallimentare di Tua Industries. Non ci interessa confrontarci con loro e non vogliamo attingere a finanziamenti pubblici». «Ingegneria&servizi è una società in liquidazione - spiega Catalano - che a marzo di quest'anno abbiamo rilevato con l'intento di utilizzare le sue iscrizioni e certificazioni e la sua sede su Bari, per noi strategica. La società è ancora in liquidazione, quindi per le assunzioni e tutto il resto utilizzeremo altre società del nostro network che hanno le caratteristiche per supportare finanziariamente l'operazione».

Il progetto di selektica - Il piano industriale di Selektica presentato all’inizio di agosto nella sede dell’assessorato regionale al lavoro prevede l’assunzione di un centinaio di operai ex Om, la metà con contratto a tempo determinato e metà a tempo indeterminato, per avviare una fabbrica per il riciclaggio di carta e cartone, plastica e vetro.
Sul piatto Selektica ha già messo 300mila euro per la curatela, fondi che dovrebbero servire a sbloccare il pagamento del tfr ai lavoratori e avviare così l’iter per accedere alla cassa integrazione a partire dal gennaio 2018. Un po’ di ossigeno per lavoratori che da 8 mesi non percepiscono assolutamente alcuna indennità o amortizzatore sociale e da 7 anni sono vicini al baratro.
«Non è esatto dire che quanto darà Selektica alla curatela fallimentare potrà servire a portare gli operai a percepire la cassa integrazione – sostiene Catalano -. Non c’è sicurezza che questo accada. La curatela può benissimo utilizzare quei 300mila euro per pagare altri creditori. Da quello che sappiamo la Tua Industries ha debiti per 2 milioni di euro. Noi al contrario di Selektica intendiamo assumere tutti i lavoratori, siamo una rete di aziende e ne abbiamo le possibilità».

Le critiche del sindacato - «Per noi il progetto di Selektica ha dei limiti – spiega Rosa Amanda Partipilo, segretario provinciale Ugl metalmeccanici Ba-Bat -. Il punto è che il piano industriale presentato non convince, non coinvolge tutti i lavoratori, ecco perché continuiamo a ripetere che si devono esplorare altre possibilità. In queste settimane ci siamo assunti la responsabilità di contattare direttamente gli altri investitori che avevano manifestato interesse. Abbiamo sollecitato chi fosse ancora interessato a mettere nero su bianco una proposta alternativa. Il nostro obiettivo è ricollocare tutti i lavoratori, non puntare agli ammortizzatori sociali. Non ci interessa spingere una azienda, piuttosto che un’altra, ma salvare la pelle di tutti gli operai. I&S - aggiunge Partipilo - non chiede di accedere a finanziamenti pubblici, avvierebbe i lavoratori ad un ciclo di formazione on the job, assumendoli subito all’interno delle proprie aziende. Contemporaneamente, entrata in possesso del capannone di Modugno, avvierebbe la bonifica e ristrutturazione per poi avviare la nuova fabbrica. Il senso è sollecitare una risposta da parte della task force regionale e gli altri soggetti coinvolti. Per il momento le uniche date fissate e certe sono il 29 agosto in Confindustria e il 3 settembre alla Regione, con i rappresentanti di Selektica. Ora - dice il segretario dei metalmeccanici Ugl - aspettiamo di essere convocati per valutare questa nuova proposta. Si potrebbe sedere attorno ad un tavolo anche all’inizio della prossima settimana, se lo si volesse».

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