BARI - Le sedute di laurea erano in corso quando i finanzieri sono entrati nel dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università di Foggia per sequestrare computer e documenti nell’ambito di presunte irregolarità sull'utilizzo di fondi per la ricerca. I militari, su disposizione della Procura di Foggia, hanno notificato oggi un decreto di sequestro a firma del pm Alessandra Fini e 21 avvisi di garanzia, tra i destinatari il rettore, Maurizio Ricci, e il suo predecessore, Giuliano Volpe.
I fatti contestati risalgono all’aprile 2013 e riguardano presunte irregolarità nella rendicontazione di progetti finanziati dal Miur con il Pon Ricerca e Competitività 2007-2013 ottenuto dai gruppi di ricerca del Distretto Agroalimentare Regionale, il Da.Re., tra i cui soci c'è anche l’Ateneo foggiano, beneficiario di circa 10 milioni di euro. L’inchiesta è partita circa un anno fa dalla denuncia di due professori, Alessandro Del Nobile e Diego Centonze. Nel fascicolo d’indagine ora ci sono i nomi di tutti i loro colleghi che hanno partecipato a quei progetti, a partire dall’allora rettore Volpe, attualmente presidente del Consiglio Superiore per i Beni culturali e paesaggistici del Mibact. Ci sono poi il direttore del dipartimento di Scienze Agrarie, Agostino Sevi, i professori Gianluca Nardone (dirigente del settore Agricoltura della Regione Puglia) e Milena Sinigaglia, rispettivamente ex e attuale presidente del Da.Re., il direttore del progetto Antonio Pepe, il direttore generale di UniFg Costantino Quartucci e altri quindici tra docenti e assistenti.
«I documenti oggetto di indagine - ha spiegato il rettore in una nota, precisando che la sua nomina è successiva ai fatti - sono stati già sottoposti, in passato, a ben due controlli amministrativi da parte del Miur, a sua volta sottoposto a verifiche dell’Unione Europea: da nessuno di questi controlli sono emerse irregolarità». Ricci ha anche evidenziato le «modalità discutibili» con le quali è stata eseguita l'operazione di questa mattina. «Familiari e amici degli studenti che stavano per laurearsi - ha raccontato il rettore - sono stati allontanati, fatti accomodare nei corridoi o nel giardino antistante il Dipartimento, incidendo non certo positivamente su quella che avrebbe dovuto essere la loro giornata di festa». Dal comando provinciale della Gdf di Foggia, però, hanno chiarito di «non aver usato modi bruschi e tantomeno di aver fatto sospendere le sedute di laurea».
Quella in via Napoli, dove ha sede la facoltà di Agraria, è stata comunque una mattinata caotica, nella quale le esigenze investigative di una inchiesta per truffa, abuso d’ufficio e falso, si sono intrecciate alla vita di un’Ateneo, fatta di lezioni ed esami. Eccezionalmente oggi c'era anche la cerimonia per il conferimento della laurea honoris causa a Catia Bastioli, presidente di Terna. (di Isabella Maselli, ANSA)