Lunedì 08 Settembre 2025 | 17:23

Bari, il Ministero non paga
l'affitto: sfrattato il tribunale

 
Nicola PEPE

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Nicola PEPE

via nazariantz

Da qundo nel 2015 il Governo Renzi ha sottratto le competenze ai Comuni - su proposta del sindaco Decaro - via Arenula non ha mai pagato il canone: il debito ammonta a 4 mln

Lunedì 09 Aprile 2018, 18:39

20:30

Una diffida a lasciare entro 30 giorni il Palagiustizia di via Nazariantz a Bari è stata notificata dall’Inail, proprietario dell’immobile, al Ministero della Giustizia, moroso da 3 anni del canone di locazione. La diffida risale allo scorso 28 marzo ed è l’ultimo atto di una contesa avviata più di un anno fa con numerose messe in mora alle quali il Ministero non ha ottemperato. Da quando,nel 2015, la competenza degli uffici giudiziari è passata dal Comune al Governo, il Ministero non ha mai pagato l’affitto. Il debito ammonta ad 4 milioni.
Fino ad alcuni mesi fa, l’Inail ha agito con messe in mora per ottenere i crediti vantati. Il 28 marzo, poi, la direzione generale dell’ente ha proceduto ad una diffida, un invito cioè al rilascio dell’immobile entro 30 giorni qualora non venisse sanata la situazione di morosità e che potrebbe preludere ad una procedura di sfratto. 

E’ legata all’"inadeguatezza dell’immobile di Via Naziariantz, soprattutto dal punto di vista strutturale e manutentivo, che ha comportato una serie di limitazioni del relativo godimento da parte degli uffici giudiziari interessati», «la situazione evidenziata dall’Inail». Lo fa presente il Ministero della Giustizia, attraverso la Direzione Beni e Servizi.

Nella consapevolezza di tali problematiche, «che riguardano anche, sia pure in maniera meno evidente, gli altri immobili con la medesima destinazione della città di Bari, il Ministero ha recentemente stipulato il Protocollo d’Intesa che consentirà finalmente di dare un’adeguata sistemazione agli uffici giudiziari cittadini presso l’area demaniale delle ex Caserme Milano e Capozzi. Le attività di progettazione sono peraltro già in fase di avvio, con la collaborazione dell’Agenzia del Demanio».

«L'Amministrazione ha in ogni caso comunque già avviato le necessarie interlocuzioni - conclude il ministero - allo scopo di dare soluzione amministrativa bonaria alla vicenda in questione, anche alla luce di eventuali interventi manutentivi che andranno effettuati da parte dell’Ente proprietario».

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