arte e territorio

Matera, dopo il restauro riapre la cappella di Santa Fara

La cappella privata e gli spazi di Villa Gattini saranno visitabili sabato 6 e domenica 7 dicembre

A Matera la cappella di Santa Fara è pronta per essere ammirata. Dopo il recente restauro, la cappella privata e gli spazi che compongono l’avancorpo di Villa Gattini tornano ad aprirsi al pubblico in occasione della ricorrenza Santa Fara, del prossimo 7 dicembre. Le visite al sito si svolgeranno sabato 6 e domenica 7.

«Questa riapertura - è evidenziato in una nota - rappresenta una nuova e ulteriore tappa lungo un percorso virtuoso che è stato avviato nelle ultime settimane. La rinascita della cappella e degli altri spazi recuperati è oggi il risultato tangibile del desiderio della proprietà di trasformare un luogo per lungo tempo marginalizzato in uno spazio vivo, accessibile, condiviso, aperto a cittadini, associazioni, studiosi e artisti».

La devozione per Santa Fara a Matera si deve in larga parte al senatore Giuseppe Gattini, che alla fine dell’Ottocento contribuì in modo determinante alla diffusione del relativo culto. Intorno al 1883 dotò la cappella del Parco Gattini di un dipinto della Santa a figura intera e collocò un secondo dipinto, a mezzo busto, nella chiesa di San Rocco dei Padri Riformati. Nella cappella di Villa Gattini è ricollocato il simulacro in cartapesta di Santa Fara, opera di un maestro leccese risalente tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento, restaurato e posizionato nella nicchia sopra l'altare.

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