Il ritratto
Chi è Savino Costantino, l'arrestato per l'assalto ai blindati nel Maceratese: è stato accusato di aver preso parte ad altri blitz spettacolari
Il cerignolano processato (e assolto) per le rapine ai caveau del 2014-2015 tra Foggia e Avellino: è stato condannato per associazione a delinquere
È considerato uno degli specialisti degli assalti ai caveau e ai blindati Savino Costantino, 56 anni, l’uomo arrestato nella notte tra lunedì e martedì 28 ottobre per aver preso parte alla fallita rapina contro due blindati Mondialpol sull’autostrada A14 nel Maceratese.
Nell’azione delle marche la banda dei cerignolani ha lasciato la sua firma: sono state usate tecniche paramilitari utilizzando anche mitra kalashnikov, esplosivi e chiodi a 5 punte per fermare le auto delle forze dell’ordine. Ma non è bastato, perché le contromisure messe in atto dalla società di trasporto hanno retto: il furgone, che trasportava denaro destinato a rifornire gli uffici postali, pur scardinato non è stato svaligiato in quanto la cassaforte è rimasta integra e le guardie hanno risposto al fuoco.
Non è la prima volta che si ripete questa dinamica. Costantino, pregiudicato, era sospettato infatti di essere tra i componenti della banda che il 1° novembre 2014 aveva dato l’assalto all’istituto valori Cosmopol di Avellino. Un blitz fallito grazie a una telefonata anonima alla Questura di Bari in cui venne preannunciato l’assalto. I sei cerignolani ritenuti responsabili furono assolti in primo grado «perché il fatto non sussiste» dall’accusa di rapina aggravata, ma a loro carico la Polizia portò una serie di intercettazioni ambientali, già in atto per le indagini sull’assalto fallito del giugno precedente al caveau dell’istituto scorta valori «Np service di Foggia». Una microspia piazzata dai poliziotti captò questa conversazione in un bar, in cui una persona diceva: «saltiamo in sette/otto persone con i fucili. Quelli mire euro al mese prendono, quindi si getteranno a terra: non si muovono». Nell’ottica accusatoria il riferimento era all’assalto da compiere in 7/8 persone ed alle guardie giurate («quelli mille euro al mese prendono») da immobilizzare e disarmare per poi impossessarsi del contante.
Costantino fu arrestato a seguito del blitz «Le Iene» del 28 gennaio 2016 per il fallito assalto da 14 milioni al caveau dell’istituto valori Np Service di Foggia, concluso con un conflitto a fuoco con la polizia. Costantino trascorse tre mesi in cella e altri sei ai domiciliari, e venne condannato in primo grado a 3 anni e 4 mesi per associazione a delinquere pur venendo assolto dalle imputazioni specifiche relative a tre tentativi di rapina, ai due caveau di Foggia e Avellino e l’assalto al portavalori del 7 gennaio 2015 sulla Avellino-Melfi.