i roghi
Manfredonia, si indaga sull'incendio all'Oasi Lago Salso. Il sindaco: «C'è un disegno criminale». Si riaccendono i roghi
Distrutti 800 ettari, nessun allarme per la qualità dell'area. I clan hanno interessi nell’edilizia e hanno investito sul territorio
Si indaga sul vasto incendio che ha colpito l'area naturale dell'oasi Lago Salso, sulla riviera sud di Manfredonia, nel Foggiano. C'è il sospetto che siano azioni coordinate dalla criminalità organizzata: ci sono evidenze in base a cui alcun clan campani, insieme ai locali, hanno interessi nell’edilizia e hanno investito sul territorio. In questi casi le indagini procedono sia con la ricerca delle cause dell’incendio, provando a individuare il punto di innesco e le modalità, e quindi i responsabili, ma anche analizzando la proprietà dei suoli percorsi dal fuoco. La legge prevede l’inedificabilita per 10 anni ma anche l’obbligo del ripristino delle aree boscate.
Il sindaco di Manfredonia, La Marca, parla di «un disegno preordinato a martoriare il territorio di Manfredonia», sottolineando che per «mercoledì 23 luglio è stato convocato in prefettura a Foggia, un comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, per fare il punto su quanto accaduto». «L'intera area dell’oasi, così come la pineta e la zona dove insistono le ecoballe, sarà monitorata e presidiata dalle forze dell’ordine», ha spiegato il primo cittadino. «E' presto per poter contare i danni ma sono enormi. Abbiamo visto alcune cicogne perse nel cercare il proprio nido distrutto dal fuoco. E’ una situazione gravissima. Abbiamo incassato la solidarietà di tantissimi sindaci, dell’intera popolazione, delle istituzioni tutte. Ora abbiamo necessità di un presidio ulteriore del territorio con più uomini e mezzi perché certi atti criminali non si ripetano». Obiettivo del tavolo in prefettura è prevenire nuovi episodi, visto che ieri mattina altri piromani hanno dato fuoco ad un pezzo di pineta lungo la riviera sud di Manfredonia costringendo le autorità a vietare l’ingresso ad alcune spiagge del litorale.
Due fronti del fuoco sono stati completamente estinti, ma l’attenzione resta alta sul terzo, dove ieri è proseguita l’attività di contenimento da parte delle squadre a terra e dei mezzi aerei fino a quando è stato possibile.
L’unico elemento confortante di una due giorni di fuoco e distruzione arriva dall’Arpa che ha eseguito le attività di monitoraggio ambientale sulla qualità dell’aria nelle zone colpite dal rogo. Sulla base dei primi dati disponibili, non sono stati rilevati superamenti dei valori normativi: i livelli riscontrati risultano nella media rispetto ai parametri previsti. Le attività di rilevamento proseguiranno in ogni caso in altre zone ma sul fronte della qualità dell’aria non c’è allarme. Così come non c’è stato mai pericolo evacuazione per alcuni villaggi turistici lungo la riviera. La strada ex provinciale 141 che collega Manfredonia a Margherita di Savoia è rimasta chiusa in un tratto per agevolare gli interventi delle squadre anticendio. il traffico è stato deviato sulla provinciale che da Beccarini conduce a Frattarolo. Resta la conta dei danni, enormi, con circa 800 ettari dell’area interessata (non la palude ovviamente), in particolare i canneti che sono andati in fumo rapidamente insieme alla flora perché in quella zona - come denunciato da tempo - c’è un prelievo abbondante e abusivo di acqua per irrigare campi agricoli.
Non mancano le polemiche. La senatrice Fallucchi (FdI) ed il consigliere regionale della Lega, Splendido, puntano il dito contro la Regione. «È inaccettabile che vi siano stati, ancora una volta, ritardi e gravi inefficienze nella gestione dell’emergenza. La Regione Puglia, guidata da Michele Emiliano, deve rispondere: i mezzi erano adeguati? Perché si è intervenuti con ritardo? E soprattutto: cosa è stato fatto in termini di prevenzione, considerando che si tratta di una zona classificata da anni ad altissimo rischio incendi nei mesi estivi?», ha detto la Fallucchi, mentre Barone (5stelle) ha chiesto una riunione alla Regione con tutti gli enti interessati e Campo (Pd) di evitare strumentalizzazioni. Oggi la Bottega degli apocrifi organizza un’assemblea pubblica ed ha annullato lo spettacolo, mentre Libera parla di un attentato mafioso tanto che il 23 ci sarà a Foggia una riunione del comitato per l’ordine pubblico convocata dal prefetto Grieco.
SI RIACCEDONO I ROGHI
Un nuovo incendio è in corso nel Foggiano, nella palude Frattarolo, dove sta bruciando un canneto. La zona si trova a poca distanza dall’oasi Lago Salso, a sud di Manfredonia, distrutta da un vasto incendio negli ultimi due giorni. Le fiamme sono visibili anche dalla strada statale 89.