la città che non ci piace
Lucera è anche la capitale dell’inciviltà: vandalizzata l’area appena riqualificata
Piazza San Giovanni, biglietto da visita della città, era stata inaugurata da appena 24 ore
LUCERA - Piazza San Giovanni, appena riqualificata e inaugurata, dopo 24 ore vandalizzata. Una prima piazza storica, rientrata nell’elenco delle opere pubbliche da riqualificare in occasione di “Lucera Capitale pugliese della cultura 2025“, è stata riconsegnata alla fruibilità. Piazza San Giovanni, il biglietto da visita della città non appena si oltrepassa l’arco di Porta Foggia, è tornata al suo antico splendore. Peccato l’immediata vandalizzazione, con il “pilomat” dissuasore dell’accesso veicolare messo fuori uso quasi a dispetto. La risposta dell’amministrazione comunale c’è stata: meno male, nel giro di 24 ore è scattata immediatamente la risistemazione del congegno elettromeccanico. L’inciviltà non ha limiti. Il progetto della sistemazione della piazza viene da lontano. Correva l’anno 2014 quando si decise di porvi mano. Ma successivamente, nonostante il finanziamento di 200mila euro impegnato, l’amministrazione comunale dell’epoca decise di cambiare idea per destinare le risorse su un’altra opera pubblica: la riqualificazione di viale Castello. Oggi, una triste incompiuta.
A distanza di dieci anni, quella idea progettuale riprende vita, quasi per costrizione. Per sistemare l’area interessata da un pericoloso sprofondamento (determinato da una perdita fognaria), non si poteva più aspettare. Così, nel giro di otto mesi dall’apertura del cantiere, piazza San Giovanni è tornata a disposizione della comunità. Panchine stilizzate del valore commerciale cadauna di 4 mila euro, dissuasori del traffico per la chiusura ad auto e moto dell’intera area, nuova e più bella fontanina pubblica, ciottolato anticato in pietra a comporre il selciato: questi gli elementi caratterizzanti. La riqualificazione è costata 136mila euro, grazie ai fondi del Ministero dell’interno e alla compartecipazione finanziaria quasi a metà del comune.
Lo spazio, che fa pendant con la ristrutturazione dell’arco e della stessa facciata della chiesa di San Giovanni, ora deve essere preservato. Anche alla luce del primo episodio negativo registrato. A iniziare dal suo “off limits” ad ogni veicolo a motore. Per finire al barbaro imbrattamento, provocato anche dai sacchi di rifiuti che vengono depositati ai suoi angoli. Un orpello essenziale manca, per la doglianza di Carmine Altobelli, progettista e direttore dei lavori: una telecamera di videosorveglianza. A questo punto oltremodo necessaria. Se la riqualificazione della prima piazza storica è giunta alla sua conclusione, una seconda è prossima al completamento del restauro. Il cantiere di Piazza delle Terme Romane a fine giugno chiuderà battenti.