MAFIA

Dopo l’arresto in Corsica di Raduano ecco le tre «primule» della mafia foggiana

Filippo Santigliano

Il superlatitante di Vieste verrà estradato nei prossimi giorni per tornare in carcere. Ora il mirino su Bonalumi, Fratepietro e Gesualdo

«Lo prenderemo», assicurò il capo della Dda di Bari, il procuratore Roberto Rossi, parlando nel luglio scorso in commissione antimafia della «quarta mafia d’Italia», definizione che ingloba Società foggiana, mafia garganica, criminalità organizzata cerignolana. Parola mantenuta dopo l'arresto di Marco Raduano, 40 anni, boss viestano al vertice dell’omonimo clan, ergastolano inserito nell’elenco dei primi 10 ricercati italiani e nell’elenco dell’Europol, catturato in Francia dopo quasi un anno: fuggì dal carcere di Nuoro il 24 febbraio 2023. Con lui è stato arrestato anche Gianluigi Troiano, 31 anni il prossimo marzo, viestano, catturato a Granada in Spagna mentre ritirava un pacco proveniente dall’Italia: era ricercato dall’11 dicembre 2021 quando evase dagli arresti domiciliari a Campomarino, in provincia di Campobasso, dove scontava una condanna a 9 anni e 2 mesi per traffico di droga. In attesa dell'estradizione in Italia dei due latitanti garganici, le indagini sono ora concentrate sui «fiancheggiatori» che hanno consentito a Raduano di lasciare la Sardegna dopo la rocambolesca fuga dal supercarcere di Nuoro e di sistemarsi a Bastia in Corsica, e a Troiano di raggiungere addirittura la Spagna.

Non è escluso che...

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