il processo

«Sì, mi maltrattava», ribadisce le accuse contro l'ex marito foggiano, che rischia 12 anni

Davanti ai giudici del Tribunale collegiale di Rimini. L'imputato un 44enne originario di Foggia in carcere da maggio, quando il gip Manuel Bianchi ne convalidò il fermo in flagranza

RIMINI - Ha reso una testimonianza precisa e lucida, nonostante la paura e le lacrime, e ha ribadito davanti ai giudici del Tribunale collegiale di Rimini i maltrattamenti subiti dall’ex compagno. L’uomo ora rischia una pena fino a 12 anni di carcere. In mattinata in Tribunale a Rimini, l’udienza, determinante secondo la pubblica accusa, rappresentata dal pm Luca Bertuzzi, nel processo che vede imputato un 44enne originario di Foggia in carcere da maggio, quando il gip Manuel Bianchi ne convalidò il fermo in flagranza.

Il 44enne, difeso dall’avvocato Piero Ippoliti, come è emerso oggi in aula, avrebbe usato violenza nei confronti dell’ex compagna anche quando era incinta e davanti alla figlia minore. A comprovare le accuse, la Procura ha anche prodotto fotografie e video delle aggressioni, l’ultima delle quali avvenuta in strada in pieno giorno e davanti a testimoni. Il 44enne, che avrebbe alle spalle dei procedimenti legati all’uso di droga, si sarebbe giustificato dicendo che i rapporti con la moglie si erano incrinati a causa della gestione della figlia.

Privacy Policy Cookie Policy