Trasporti
Aeroporto di Foggia, Lumiwings chiede la revisione dei costi
Spese meno sostenibili da gennaio se non ci sarà il 50% di passeggeri sui voli. Il vettore minaccia di rivolgersi a un altro scalo ma i collegamenti da Foggia non rischiano
FOGGIA - Subito dopo le festività ci sarà un chiarimento fra Aeroporti di Puglia e Lumiwings. Lo avrebbe chiesto direttamente la compagnia, preoccupata per il prevedibile calo di passeggeri nei mesi invernali dall’aeroporto di Foggia senza poter ammortizzare i costi di gestione. L’obiettivo è infatti quello di rivedere in particolare alcune spese, quali ad esempio la sosta notturna dell’aereo su cui poggia l’accordo con Adp all’origine dell’attivazione dei collegamenti di linea il 30 settembre 2022. I costi che sostiene la Lumiwings per operare dal Gino Lisa sono diventati un nervo scoperto da quando la compagnia ha preso regolarmente ad operare da altri aeroporti. E’ il caso dello scalo di Tuzla, in Bosnia Erzegovina, dove Lumiwings ha ereditato i voli lasciati dalla WizzAir (primo decollo il 18 dicembre) e nel quale godrebbe di tariffe per i servizi a terra particolarmente vantaggiose. Possibile che i greci provino adesso a forzare un po’ la mano, trovandosi in una posizione contrattuale più agevole rispetto a quando sono arrivati nel maggio 2022. Toccherà ad Aeroporti di Puglia stabilirlo. Ma queste voci confermano i dubbi su un rapporto già denunciati su queste colonne nell’edizione del 23 dicembre.
Nel mirino della compagnia potrebbe esserci anche una revisione della quota di finanziamento legata al riempimento degli aerei che in tempi di vacche magre obbligano la compagnia a sostenere tutto il peso dell’operazione in mancanza di un congruo numero di biglietti venduti su ogni tratta. Secondo ipotesi non confermate, Lumiwings potrebbe decidere in ultima analisi di non fare più del Gino Lisa la sua base di armamento, in mancanza di una riduzione delle spese oggi sostenute con Aeroporti di Puglia. Altri aeroporti avrebbero infatti offerto condizioni migliori sui servizi a terra per la sosta dell’unico velivolo attualmente utilizzato nei collegamenti da e per il capoluogo dauno. Si sarebbe fatta avanti Pescara, ma tariffe migliori del Gino Lisa verrebbero praticate persino negli scali di Milano, sia Malpensa che Linate.
Non sono comunque in discussione in voli dall’aeroporto di Foggia, ma se Lumiwings si trovasse costretta a modificare la base di armamento dovrebbe invertire la rotazione giornaliera dei voli con prevedibili ripercussioni sull’operatività dei collegamenti.
È un momento particolare per il mantenimento dei voli dal Gino Lisa, non sembrano esserci clamorose sorprese in vista ma da gennaio la situazione potrebbe subire contraccolpi in mancanza di una linea d'intenti comune tra compagnia e società di gestione.