Trasporti
Foggia, Lumiwings vola a Tuzla: nuovo hub di riferimento
Nuove rotte per la compagnia, mentre Aeroporti di Puglia tiene il "Gino Lisa" al minimo sindacale. Confermati a Foggia i voli con Milano Malpensa, Linate e Torino
FOGGIA - La compagnia Lumiwings elegge come suo nuovo hub di riferimento l’aeroporto di Tuzla, in Bosnia-Erzegovina, la stessa destinazione fino all’ottobre scorso servita dalla Wizz Air che ha deciso un energico taglio alle rotte balcaniche (da 54 a 17). Il vettore greco che opera su Foggia è stato lesto a presentare la sua offerta e dal 18 dicembre potrà mettere in vendita i biglietti sulle prime cinque rotte europee (Germania, Danimarca, Svezia, Olanda, Norvegia). Lumiwings opererà dallo scalo di Tuzla con uno dei due Boeing 737 (il secondo è stato rottamato) che la compagnia ha utilizzato per un anno dal Gino Lisa. Lumiwings continuerà ad operare dallo scalo foggiano con il velivolo Embraer, nella flotta dai primi di ottobre.
La notizia ribaltata dal portale Mondo Gino Lisa ha sorpreso i numerosi osservatori di cose aeronautiche foggiane se non altro perchè assolutamente inaspettata in uno scenario, evidentemente falsato, che negli ultimi tempi tendeva a screditare la compagnia greca per un paio di voli saltati con Milano Malpensa e la sospensione di tre collegamenti settimanali, lo scorso novembre, causa i pochi passeggeri che si erano prenotati. Lumiwings dimostra invece una capacità di azione e una vitalità nell’acquisizione di nuove tratte che suona come un campanello d’allarme adesso per Foggia, alle prese con un “generale inverno” alquanto enigmatico in considerazione del prevedibile quanto fisiologico calo di passeggeri. Dal quartier generale della compagnia non ci sono commenti, ma l’attenzione si sposta su Aeroporti di Puglia rimasta piuttosto defilata negli ultimi tempi riguardo alle attività in corso al Gino Lisa.
Va detto che Aeroporti di Puglia sta conducendo sull’aeroporto di Foggia una gestione da “minimo sindacale” che sembra dar ragione ai «soliti disfattisti». Non ci sono piani di rilancio sul Gino Lisa, né tantomeno si è provato in questi mesi a incentivare nuove tratte affiancando alla Lumiwings un altro vettore (e annunciando invece in pompa magna da Bari i voli di Volotea). La compagnia greca piuttosto sta portando avanti in solitudine la difficile operazione di startup dello scalo foggiano. Ricordiamo che la compagnia greca decise di partecipare al bando di Adp, vincendolo praticamente quasi in solitudine, a scatola chiusa: un aeroporto senza voli e neanche uno storico di riferimento. Ben diversa l’opportunità che le viene data a Tuzla, dove eredita un operativo già ben consolidato dai collegamenti di Wizz Air e un’apertura sul mercato europeo che tra qualche tempo potrebbe spingerla a spostare il suo raggio oltre l’asfittico scenario foggiano/pugliese.
A Foggia il traffico non decolla, ma a queste condizioni qualunque altra compagnia avrebbe difficoltà. Aeroporti di Puglia fa poco o nulla per stimolare la compagnia a inventarsi nuove tratte, motivando l’utenza ad andare oltre i soliti itinerari. E poi Lumiwings è stata abituata a Foggia a gestire i conti con il bilancino, obbligata com’è a non esagerare con i biglietti invenduti per non doverci rimettere l’osso del collo. Ben altra accoglienza è stata riservata da Tuzla alla Lumiwings: il gestore dello scalo ha stretto un accordo con gli aeroporti delle tratte che saranno servite da Lumiwings riducendo per un anno i costi aeroportuali a carico della compagnia, circa 5mila euro a tratta. A Foggia invece i costi sono invariati e in più la compagnia paga 80mila euro al mese per il parcheggio dell’aereo, inutile dire inoltre che nessun tipo di accordo è stato stipulato da Adp con Milano Malpensa, Torino Caselle, Milano Linate e gli altri scali collegati nel primo anno di ripresa voli. E questo sarebbe un modo per incentivare l’aeroporto di Foggia? Altra piaga, i trasporti a terra inesistenti per incapacità del sistema locale di organizzare una rete sia pur minima: ma intanto la Regione porta i passeggeri in navetta da Foggia a Bari e mai viceversa.
Al resto ci pensano i foggiani a penalizzare masochisticamente il proprio scalo, come nel caso della polemica scatenata sull’ultimo volo saltato del Milano Malpensa. Con queste condizioni di traffico, non ci vuol molto a immaginare per Foggia un altro finale inglorioso come i precedenti se non si cambierà subito rotta.