Binario morto

Seconda stazione a Foggia: i fondi ci sono ma è buio sull'inizio lavori

Massimo Levantaci

La somma richiesta da Rfi è di 80 milioni, decade la possibilità di procedere prima con la semplice fermata. Doveva aprire nel 2022

FOGGIA - Rete ferroviaria dovrebbe realizzare subito la nuova stazione Alta velocità a Foggia, non più limitarsi a una semplice fermata. In verità i termini perentori sono abbastanza velleitari dal momento che la stazione o fermata sulla linea tirrenica di Foggia doveva essere già pronta da un anno secondo il cronoprogramma di Rfi. Ma quantomeno adesso c'è la copertura economica totale dell'opera che potrebbe indurre Rfi a sbloccare finalmente i lavori.

Tutto lo lascia intendere infatti l’aumento del finanziamento, già autorizzato dal governo, si passa dai 20 milioni richiesti nel Fondo di sviluppo e coesione a 80 milioni, ovvero la somma occorrente e preventivata per realizzare una fermata dotata di quattro binari e non di due, secondo il progetto che Rfi aveva confermato rispondendo alle domande della Gazzetta un anno fa, quindi una realizzazione sostanzialmente prevista in due fasi. Poi è accaduto nel che il Comune retto dai commissari e fino a quel momento silente sull’argomento, abbia deciso di intervenire con alcune correzioni nel piano così predisposto da Rfi, sottolineando nel febbraio scorso l’opportunità di una stazione vera e propria fin da subito per una città di 150mila abitanti sulla direttrice tirrenica. Il «parere favorevole» fornito da Palazzo di città è corredato di una serie di prescrizioni e di richieste relative alla realizzazione del terminal, tra queste l’interconnessione con la statale 16 e il servizio di Bus rapid transit per collegare i due scali ferroviari (l’attuale stazione di Foggia di piazza Vittorio Veneto continuerà ad essere utilizzata ovviamente per i treni lungo la linea adriatica).

Il progetto di Rfi, recepite le valutazioni dell'ente locale, è stato dunque aggiornato, i dati relativi alla seconda stazione di Foggia compaiono sul sito Open Coesione del ministero Infrastrutture. Unica domanda a cui non si riesce a trovare risposta: quando cominceranno i lavori, dal momento che su questa vicenda Rfi ha già accumulato un ritardo di sei anni (il cantiere doveva aprire nel 2017, la stazione entrare in funzione nel 2022).

Il sindacato Fast Confsal che sull’argomento continua a lavorare ai fianchi Rfi e Comune di Foggia, sottolinea come attualmente la linea penalizzi notevolmente i viaggiatori: «Si registrano ritardi inspiegabili sulla linea Roma-Lecce a causa della mancata realizzazione della Stazione AV - ricorda il segretario regionale del sindacato Pasquale Cataneo - basti ricordare che con la “nuova” relazione InterCity (IC) Puglia-Campania, gli oltre 20 minuti di fermata a Foggia fanno lievitare notevolmente i tempi d’attesa dei passeggeri e penalizzano in generale l’utenza che viene incoraggiata invece a prendere il treno per i propri spostamenti. La mancata seconda stazione di Cervaro (prevista al chilometrò 4,00 su via Bari, nei pressi dell’albergo Villa dei Gourmet: ndr) si ripercuotono anche sui cosiddetti treni veloci che impiegano 11 minuti di più a viaggio».

Questioni che saranno poste oggi all’attenzione del vice ministro delle Infrastrutture e Trasporti, oggi a Foggia in Confindustria (ne riferiamo a parte). Fast Confsal intende anche sollevare il problema del mancato collegamento tra la futura nuova stazione Av e l’aeroporto Gino Lisa, distante in linea d’area a circa quattro chilometri. «È una sperequazione che abbiamo sottolineato alla voce Investimenti, non collegare l’aeroporto alla vicina stazione ferroviaria dell’alta velocità sarebbe un gesto miope e dannoso per il territorio al quale ci opporremo con tutte le nostre forze».

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