Raccolta rifiuti
Foggia, caso Amiu: cittadini sul piede di guerra, parte un nuovo esposto
Altre quattro associazioni si aggiungono ai promotori della protesta. Nel mirino ancora il Comune: «La sanzione? Risibile»
FOGGIA - Ci sono anche WWF, Legambiente, Fareambiente Puglia e Comitato Passo Breccioso tra i firmatari del nuovo esposto contro Amiu presentato dal Centro Studi Naturalistici Onlus, Co.N.Al.Pa., La Società Civile di Foggia, Konsumer Italia di Foggia e Italia Nostra di Foggia. Si allarga il fronte della contestazione, presentato il terzo esposto contro Amiu a seguito dell’ultimo intoppo nella raccolta e pulizia dei cassonetti, disservizio che non si configurerebbe più come una semplice «emergenza ambientale» bensì come una vera e propria «crisi sanitaria».
«L’attuale situazione della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani non può essere descritta quale emergenza - scrivono i firmatari nella nota inviata, tra gli altri al procuratore della Repubblica di Foggia, ai Carabinieri del Noe e all’Asl - i presupposti per il “blocco” dei conferimenti erano noti, alla luce di quanto dichiarato dai responsabili dell’impianto di Marcegaglia (come riportato dalla Gazzetta nell’edizione del 7 luglio 2023: ndr), da almeno sei mesi. In sei mesi l’attuale governance di Amiu, unitamente a quella di Ager, non ha individuato soluzioni alternative per la chiusura del ciclo, costringendo la cittadinanza, i lavoratori, gli autotrasportatori, a sopportare una situazione insostenibile, aggravata dal caldo torrido».
«Abbiamo appreso, in una recente intervista rilasciata dal Commissario Cardellicchio (anche questa pubblicata dalla Gazzetta , l’8 luglio 2023: ndr), che Amiu sarebbe stata multata di circa 70.000 euro per “il mancato lavaggio dei cassonetti”. Tale risposta appare del tutto inadeguata - dicono i ricorrenti - la penale è risibile dal punto di vista ponderale, per una omissione perdurante da dieci anni, e che non è certamente tra le più gravi tra quelle platealmente commesse da AMIU. Ribadiamo l’omessa sostituzione dei cassonetti non a norma (che rappresentano la metà di quelli presenti); l’omesso lavaggio delle sedi stradali, sistematicamente invase da avanzi di sacchetti di immondizia; l’omessa attivazione Centro di Raccolta Via Gramsci / Via Kennedy (doveva essere pronto a dicembre 2022); omessa attivazione del servizio “porta a porta” per le utenze non domestiche; mancata assunzione autisti e assunzione di soli 24 operatori; mancata informazione alla cittadinanza e sensibilizzazione sulla raccolta differenziata; mancata rimozione di discariche abusive; omessa attività di disinfestazione e derattizzazione del territorio comunale (ci risulta che da cinque mesi mancano addirittura i prodotti per eseguirla); omesso o comunque non puntuale lavaggio degli automezzi. Di fronte a tale mole di gravi inadempienze, ciascuna meritevole di pesanti penali (o addirittura di acquisto diretto dei cassonetti in danno di AMIU), sarebbe auspicabile il licenziamento in massa di tutti gli amministratori, da sostituire con persone capaci, competenti e trasparenti».
Nell’esposto viene denunciata anche «l’evanescenza del piano industriale presentato da Amiu», si denunciano le incongruenze nella gestione dell’impianto Tmb di Passo Breccioso (costi a carico del comune di Foggia, introiti incassati da Amiu Puglia) e si invita ancora una volta l’Amministrazione Comunale a «provvedere con immediatezza a regolamentare la concessione in gestione dell’impianto, per evitare il protrarsi della situazione di indeterminatezza che perdura da oltre dieci anni, con enormi danni erariali».