dopo la finale playoff

Calcio Foggia, colpi d'arma da fuoco contro l'auto del capitano: a innescare il gesto la mancata promozione in B

L'atto intimidatorio avvenuto nella notte sulla vettura che era parcheggiata allo stadio Zaccheria

FOGGIA - La mancata promozione in B del Foggia potrebbe essere la causa di un nuovo episodio di intimidazione e violenza nei confronti di un giocatore del club pugliese.

A poche ore dalla sconfitta a Lecco, quando è sfumato il sogno cadetto, qualcuno si è introdotto nello stadio Zaccheria dov'era parcheggiata la Jeep del capitano dei rossoneri, Davide Di Pasquale, e ha sparato tre colpi di pistola sul finestrino del conducente. Di Pasquale, che a Lecco era in panchina, è arrivato con i compagni nel pomeriggio a Foggia, dove i supporter dei rossoneri, compresi gli ultras, lo avrebbero incontrato assicurando che le tifoserie non c'entrano e che non si tratterebbe di una ritorsione. Sull'accaduto sta indagando la Digos utilizzando anche le immagini del circuito di videosorveglianza dello stadio.

L’episodio contro il difensore, 33 presenze in stagione, è l'ennesimo nei confronti dei calciatori del club foggiano, in passato vittime di altre intimidazioni, e non solo, tanto da indurre il presidente dell’Assocalciatori, Umberto Calcagno, a sollecitare un impegno «a non abbassare la guardia e fermare la piaga delle violenze e delle intimidazioni che vanno ad offuscare lo spettacolo sportivo». Nel 2020 finì nel mirino l'allora capitano del Foggia, Federico Gentile, centrocampista, al quale fu incendiata la porta di casa mentre stava guardando la tv con le figlie piccole sul divano, a pochi metri dalle fiamme. Gentile si accorse dell’incendio perchè vide entrare del fumo e riuscì a spegnere in tempo il rogo. La porta fu completamente distrutta e l’interno dell’abitazione danneggiato.

Andando indietro di un anno, nel 2019, altre violenze furono compiute dopo la sconfitta dei rossoneri nel derby di serie B contro il Lecce. In una sola notte si registrarono tre intimidazioni: contro l’attaccante Pietro Iemmello e il centrocampista Massimo Busellato, e contro i due patron, i fratelli Fedele e Franco Sannella, proprietari del pastificio Tamma. Quella notte fu prima incendiato il suv di Iemmello e poi, poco prima dell’alba, due grossi petardi furono lanciati contro la Maserati dei fratelli Sannella e nel giardino della villetta di Busellato. 

LE REAZIONI E LA SOLIDARIETÀ

«Ancora una volta atti di intimidazione e violenza contro i calciatori diventano le notizie principali dei nostri weekend calcistici e vanno ad offuscare lo spettacolo sportivo che invece dovrebbe caratterizzare il nostro mondo. Fermiamo questa piaga». Così il presidente dell’Assocalciatori (Aic), Umberto Calcagno, interviene in merito ai colpi di arma da fuoco esplosi la scorsa notte contro l’auto del capitano del Foggia, Davide Di Pasquale.

«Non si deve abbassare la guardia - ha proseguito Calcagno, esprimendo anche vicinanza al calciatore -, non si può rimanere ostaggi di pochi delinquenti che vanno individuati e puniti quanto prima. Oltre ai messaggi di solidarietà, ai quali naturalmente ci uniamo, l’auspicio è che arrivino anche provvedimenti efficaci per fermare questa autentica piaga», ha concluso il presidente Aic.

«Nessuno si permetta di derubricare il gravissimo episodio come 'bravatà, perché chi ha sparato colpi di pistola all’auto del capitano del Foggia Calcio, Davide Di Pasquale, poche ore dopo l’amarissima sconfitta a Lecco, non solo ha creato un clima di allarme sociale, ma ha infangato migliaia di tifosi foggiani, e con loro la città, che ieri hanno profondamente sofferto per la mancata promozione in serie B». Così i parlamentari di Fratelli d’Italia, Annamaria Fallucchi e Giandonato Lasalandra, il consigliere regionale Giannicola De Leonardis e il coordinatore cittadino di Foggia di Fratelli d’Italia, Mario Giampietro.
«Il danneggiamento dell’auto - aggiungono - per le modalità con il quale è avvenuto presuppone che ci siano giovani, o meno giovani, che girano per Foggia armati, questo è intollerabile. Per questo auspichiamo che le forze dell’ordine e gli inquirenti che stanno investigando facciano piena luce sull'accaduto e assicurino alla giustizia il responsabile. Piena solidarietà al capitano Di Pasquale, Foggia è con te».

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