Il caso

«A Foggia ci sono pochi giornalisti», Ussi Puglia contro Zeman

Proteste per frase ex allenatore rossonero dopo gara di ieri

FOGGIA -  L’Ussi Puglia esprime «solidarietà ai giornalisti di Foggia» e denuncia «l'attacco ingiustificato e fuori luogo da parte del tecnico del Pescara, Zdenek Zeman». Lo dichiara in una nota l’Unione stampa sportiva italiana in riferimento alle dichiarazioni rilasciate ieri sera in conferenza stampa dall’allenatore della squadra abruzzese al termine della gara tra Foggia e Pescara, semifinale di andata dei play off della Serie C.

Rispondendo ad una domanda sulla presunta rivalità tra lui e l'allenatore del Foggia, Delio Rossi, Zeman ha detto che «per me non esiste alcuna rivalità, però so chi l’ha creata. Lo immagino». All’insistenza dei cronisti su chi avesse creato questa rivalità, il tecnico boemo ha detto: «Vabbè, a Foggia ci sono pochi giornalisti». Dopo questa risposta alcuni cronisti hanno abbandonato la sala stampa.

L’Ussi nel comunicato spiega che Zeman ha usato «espressioni gravi e lesive nei confronti dei colleghi foggiani». «Dire 'a Foggia ci sono pochi giornalistì significa tradire un passato fatto di lealtà, etica, moralità e rispetto delle regole da parte di un tecnico molto amato da tutti i foggiani».

«Da Zeman - viene evidenziato nella nota - ci si sarebbe aspettato un comportamento più rispettoso nei confronti di una categoria che quotidianamente, con impegno e professionalità, lavora per informare il pubblico dei tifosi e ha sempre dato voce a chi, come Zeman, attraverso i media si è impegnato a divulgare concetti etici o a denunciare storture di sistema». L'Ussi Puglia auspica «una repentina precisazione sul caso da parte del tecnico boemo, per rispetto nei confronti degli operatori dell’informazione foggiana e di tutta la cittadinanza che, grazie a loro, viene quotidianamente informata». 

ANOMALIE ANCHE A VICO DEL GARGANO: NO A GIORNALISTA SENZA CONCORSO

L’Associazione della Stampa di Puglia chiede la revoca dell’avviso pubblico, pubblicato il 25 maggio e in scadenza il prossimo 9 giugno, di «indagine conoscitiva per reclutare senza concorso un addetto stampa del Comune» di Vico del Gargano.
Secondo Bepi Martellotta, presidente del sindacato dei giornalisti pugliesi, «l'avviso pubblico confonde la figura del portavoce del sindaco con quella dell’addetto alla comunicazione del comune».

«O il sindaco - continua Martellotta - ritiene che le sedute dell’intero Consiglio comunale eletto, le attività dell’istituzione, le commissioni e le iniziative amministrative del Municipio siano totalmente riconducibili alla sua personale figura e alle sue attività politiche, nel qual caso siamo di fronte ad una dittatura, oppure sarebbe utile distinguere tra chi è addetto alla comunicazione istituzionale del Comune e, dunque, deve comunicare a tutti i cittadini a prescindere dal loro colore politico da chi, invece, reclutato tramite 'intuitu personaè e senza procedura di evidenza pubblica - come prevede il suddetto avviso - deve svolgere ruolo di portavoce del sindaco e far parte del suo staff».
«In secondo luogo - insiste il presidente - colpisce la remunerazione prevista per l’eventuale vincitore dell’inusuale avviso», che prevede 420 euro mensili per una prestazione continuativa in regime libero-professionale: «Ipotizzando almeno 30 ore settimanali per 5 giorni, il malcapitato giornalista verrebbe pagato meno di 4 euro l’ora», dichiara Martellotta. "Immaginiamo - conclude - che un sindaco che ha giurato sulla Costituzione di una Repubblica fondata sul lavoro abbia ben presente che tale remunerazione, fatta salva la norma sull'equo compenso purtroppo inapplicabile alle attività giornalistiche, sarebbe paragonabile allo sfruttamento nei campi e ai fenomeni di caporalato che anche Vico del Gargano conosce e soffre nella sua splendida terra».

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