FOGGIA - «Dagli investimenti sullo sport che abbiano decuplicato negli ultimi sette anni, il primo 'dividendo' positivo che puntiamo ad avere è sulla salute e sui costi sociali ed economici legati alla salute» Lo ha detto il vicepresidente della Regione Puglia e assessore allo Sport per Tutti, Raffaele Piemontese, concludendo stamattina, a Pugnochiuso di Vieste (Foggia), il convegno «Turismo e sport: Orienteering, I grandi eventi sportivi in chiave turistica», che, come anteprima dei World Masters Orienteering Championships 2022 che si svolgono fino al 16 luglio sul Gargano, è stato organizzato da Sport e Salute Spa, società che si occupa di sviluppo dello sport in Italia e che ha come azionista unico il Ministero dell’economia e delle finanze. "L'investimento in salute che facciamo attraverso lo sport - ha aggiunto Piemontese - ha infatti anche un grande impatto economico e mi fa piacere sottolinearlo davanti a Vito Cozzoli, presidente e amministratore delegato di una società che si chiama 'Sport e Salute' che si è intestata una strategia che è nazionale e europea: lo studio 'ASSE' della Regione Puglia calcola che il costo dei farmaci e delle prestazioni sanitarie in Puglia, quantificabili direttamente perché correlati ai 'non stili di vità, arrivano, nel 2018, a superare i 300 milioni di euro».
"Nello spazio di 48 ore inauguriamo un evento a caratura mondiale come il WMOC 2022 sul Gargano e portiamo in Puglia la bandiera dei Giochi del Mediterraneo 2026 che si svolgeranno a Taranto: due grandi eventi sportivi con una forte impronta di sostenibilità, la chiave di volta per il futuro, attorno a cui intendiamo costruire una cultura sportiva popolare», ha proseguito Piemontese, ricordando che «la Puglia ha integrato lo sport tra i cluster dell’offerta turistica chiedendo, quando un soggetto promuove un evento sportivo e ci chiede di finanziarlo, che arricchisca la sua domanda progettando anche altre azioni: mettendo in evidenza come l’evento è valorizzato sui media locali, nazionali o internazionali; co-progettando attività collaterali con le scuole o con i quartieri; mettendo insieme educazione alimentare o diffusione di prodotti agroalimentari tipici; situando le gare o gli eventi nelle piazze, nelle spiagge, nei vicoli dei nostri borghi, in contesti paesaggistici o culturali importanti». "Anche nello sport — ha proseguito Piemontese — manterremo questa dinamica sostenibile anche economicamente, anzi: puntiamo al fatto che lo sport sia capace di generare economia, creare lavoro e sbocchi per le tante competenze specialistiche che stanno formandosi».