Nel Foggiano

Occhito, da serbatoio idrico a lago turistico

Dino De Cesare

Percorsi naturalistici e culturali nel progetto che coinvolge Volturara, Celenza Valfortore, Carlantino e San Marco la Catola

VOLTURARA APPULA - “Creazione di un sistema aperto per l’utilizzo del lago di Occhito ad uso turistico”. Presentato il progetto di sviluppo territoriale di fattibilità tecnica ed economica che punta sull’attrattività a scopo turistico dell’invaso artificiale sul Fortore, il fiume che segna il confine tra la regione Puglia e la regione del Molise.

Il progetto, già dotato di un finanziamento di 5 milioni di euro nell’ambito del Contratto istituzionale di sviluppo Area Foggia, si avvale del protocollo d’intesa sottoscritto tra i quattro Comuni territorialmente interessati: San Marco La Catola, Carlantino, Celenza Valfortore e Volturara Appula, comune capofila, dove si è svolto un incontro tra i rispettivi sindaci e i progettisti per mettere a punto l’iter progettuale tecnico.

“Si tratta di un grosso intervento di ingegneria naturalistica, riqualificazione dei percorsi di collegamento al lago, recupero dei sentieri esistenti che collegano i comuni dei Monti dauni che si affacciano sul lago di Occhito – hanno specificato i sindaci di Volturara Appula Enzo Zibisco, di Carlantino Graziano Coscia, di Celenza Massimo Venditti e il consigliere comunale di San Marco La Catola Salvatore Miranda, il cui obiettivo è quello di contrastare i processi di frammentazione del territorio e l’aumento del grado di funzionalità ecologica e dei livelli di biodiversità del mosaico paesistico regionale”.

In particolare nel Comune di Carlantino si punta a realizzare il ”Volo dell’angelo” sulla diga di Occhito (da Monte San Giovanni alla sponda opposta molisana) nonché il recupero dell’ostello della gioventù quale punto di aggregazione ed accoglienza – ha spiegato il sindaco di Carlantino, Coscia - il recupero della masseria Difesa delle Valli, la connessione dei siti archeologici e dei tanti percorsi naturalistici presenti sul territorio. A tale idea da subito hanno aderito diversi enti tra cui il Consorzio di bonifica della Capitanata (che gestisce la diga di Occhito, ndr) le associazioni del luogo”.

“Il Comune di Celenza Valfortore – ha sottolineato il sindaco Venditti – punterà sulla realizzare di una piattaforma galleggiante per l’attracco di canoe sulle sponde del lago. L’intento è quello di sfruttare il lago, oltre che per iniziative turistiche, anche per gare sportive, con strutture ricettive in grado di ospitare visitatori e appassionati da tutta Italia”.

A collegare le potenzialità storico-artistico-archeologiche dei quattro comuni sarà realizzata una pista ciclabile lungo il percorso del lago: a Carlantino, quale ultimo avamposto tra Puglia, Molise e Sannio, si potrà potenziare il museo archeologico; a Celenza Valfortore si potranno incentivare le campagne di ricerche e di scavi dei siti archeologici esistenti lungo la diga e già da alcuni anni portati avanti dal dipartimento umanistico dell’Università degli studi di Foggia; mentre Volturara Appula con la cattedrale del 1200, il santuario della Madonna della Sanità del 1500 e San Marco La Catola con il castello del 15° secolo eretto dai Pignatelli, il rinomato bosco di San Cristoforo e il convento dei Cappuccini (dove soggiornò Padre Pio da ottobre 1905 ad aprile 1906 e ad aprile-maggio 1918) possono offrire una valida attrattività turistica avendo come unico filo conduttore il fiume Fortore e il lago di Occhito.

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