l'allarme
Coronavirus, 14 casi in Puglia, contagi nel Foggiano: Procura apre inchiesta conoscitiva. Rinviato referendum del 29/03
Parla anche il Procuratore di Foggia Vaccaro: indagine che al momento non ha ipotesi di reato né indagati. È una inchiesta per accertare i fatti ed è di natura conoscitiva
La Procura della Repubblica di Foggia ha aperto un’inchiesta conoscitiva (modello 45), senza ipotesi di reato, in merito ai fatti accaduti a San Marco in Lamis, nel Foggiano, dove è deceduto un 75enne risultato positivo al coronavirus dopo i funerali che si sono svolti alla presenza di centinaia di persone, alcune delle quali già sottoposte a quarantena. L’emergenza riguarda l’area tra San Marco in Lamis e San Nicandro Garganico, per la quale ieri il governatore della Puglia, Michele Emiliano, ha detto di temere che possa scoppiare un focolaio, come accaduto in Lombardia nella zona di Codogno, e per questo motivo ha chiesto al governo Conte di far scattare la «zona rossa» per limitare i contagi.
«Si tratta di una sorta di pre-inchiesta - spiega il procuratore Ludovico Vaccaro - che al momento non ha ipotesi di reato né indagati. È una inchiesta per accertare i fatti ed è di natura conoscitiva». Il procuratore fa riferimento alle affermazioni di Emiliano che nel corso della conferenza stampa di ieri ha parlato di «errore catastrofico» da parte di «un medico legale» che avrebbe rilasciato la salma per i funerali prima di conoscere l’esito del tampone. «Aspettiamo di avere gli esiti degli accertamenti effettuati dagli inquirenti prima di poter parlare di una ipotesi di reato».
«L'Asl di Foggia sta contattando tutte le persone che hanno preso parte ai funerali del pensionato chiedendo contezza sulle loro condizioni di salute». Lo ha detto il sindaco di San Marco in Lamis, Michele Merla, dove il 27 febbraio scorso è deceduto un uomo di 75 anni risultato positivo al Coronavirus a funerali avvenuti.
«Nello specifico sono al momento una settantina le persone sottoposte a sorveglianza sanitaria», spiega il primo cittadino il quale sottolinea che al funerale avrebbero partecipato oltre 300 persone. Attualmente a San Marco in Lamis (Foggia) non ci sono nuovi casi di contagio.
Fino a ieri sera in Puglia i casi positivi al coronavirus erano 14 (compreso il 75enne deceduto) e i nuovi cinque pazienti contagiati erano tutti della provincia di Foggia: quattro hanno avuto contatti stretti col 75enne morto a San Marco il Lamis; il quinto è un professore di San Nicandro Garganico ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di San Giovanni Rotondo.
«Da oggi è stato istituito il Ccs-Centro Coordinamento Soccorsi in Prefettura. È un comitato che si riunirà giornalmente per consentire attività di monitoraggio ed effettuare una più attenta valutazione degli interventi da attuare da parte dei Comuni». Lo ha detto il prefetto di Foggia, Raffaele Grassi, che sta coordinando una riunione alla quale partecipa gran parte dei sindaci della Capitanata, il direttore sanitario dell’Asl Foggia Antonio Nigri, il direttore sanitario del policlinico Riuniti Franco Mezzadri e i vertici provinciali delle forze di polizia.
COPPIA CONTAGIATA: STATE TRANQUILLI - «Il nostro è un messaggio positivo, bisogna stare tutti calmi e tranquilli: la patologia non è mortale a meno che non ci siano complicanze pregresse». Sono sereni Giuseppina e Raffaele, marito e moglie, di 63 anni, entrambi medici di San Marco in Lamis (Foggia) e tutti e due risultati positivi al Coronavirus. L’uomo per motivi professionali è entrato in contatto con il pensionato 75enne deceduto giovedì 27 febbraio nel comune Garganico contagiato da Covid-19. «Siamo in casa, ed io mi prendo cura di mio marito, così come faccio da oltre 40 anni e per nulla al mondo l’avrei lasciato da solo - racconta all’ANSA Giuseppina -. Neanche il reparto di malattie infettive mi avrebbe separato da lui».
«Siamo tranquilli, stiamo rispettando tutte le regole e non abbiamo alcun tipo di contatto con l’esterno», precisa la coppia. Non perde il senso dell’ironia Raffaele: «Diciamo - spiega - che dopo 40 anni di duro lavoro finalmente posso approfittare per riposarmi un pò. Ho dei piccoli disturbi, una sintomatologia simile ad una leggera forma influenzale. Mia moglie, invece, sta bene: è lei che mi sta curando. I nostri figli sono preoccupati per noi, ma li rassicuriamo continuamente - racconta la coppia -. Loro non vivono a San Marco in Lamis, ma in Emilia Romagna. Ovviamente abbiamo impedito loro di raggiungerci».
DICHIARAZIONI PREFETTO FOGGIA E SINDACO SAN MARCO IN LAMIS - «Allo stato non è stata dichiarata alcun zona rossa nel Foggiano». Lo ha assicurato il prefetto di Foggia, Raffaele Grassi, che questa mattina ha presieduto una riunione con i sindaci dell’area garganica maggiormente colpita dall’emergenza Coronavirus. Il prefetto ha poi specificato i compiti che avrà il Centro Coordinamento soccorsi (Ccs) attivo da oggi in prefettura. «Sarà costituito - precisa - da rappresentati di Forze dell’ordine, Asl e Vigili del Fuoco e sarà in stretto contatto con i Centri Operativi Comunali (Coc) istituiti nei comuni foggiani».
(il sindaco di San Marco in Lamis - video Maizzi)
CASI IN PUGLIA - In Puglia sono saliti a 14 i casi accertati di positività all’infezione provocata dal Coronavirus, compreso il 75enne morto nel foggiano. Lo ha comunicato ieri sera il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.
I nuovi cinque pazienti di ieri sono tutti della provincia di Foggia, quattro hanno avuto contatti stretti col 75enne morto a San Marco il Lamis; il quinto è un professore di San Nicandro Garganico ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di San Giovanni Rotondo. Il pronto soccorso dello stesso ospedale è stato chiuso ieri mattina per consentire la sanificazione ed poi riaperto. Dei 14 pazienti complessivi, cinque sono ricoverati.
LA SITUAZIONE IN ITALIA - Complessivamente sono finora 3.089 i contagiati dal coronavirus, comprese le vittime e le persone guarite. Quanto ai tamponi, ne sono stati eseguiti 29.837, dei quali oltre 25mila in Lombardia, Emilia Romagna e Veneto.Scuole e università chiuse da oggi fino al 15 marzo prossimo. Ieri sera il premier Conte ha firmato il dpcm sul contrasto e contenimento del coronavirus. Ma dubbi sull'efficacia del provvedimento di chiusura sono giunti dal comitato tecnico-scientifico. Palazzo Chigi ha replicato di aver agito nel segno del principio della massima precauzione. Il premier: 'Per alcuni investimenti adotteremo il modello del ponte Morandi. Ricordate Genova? Quel modello ci insegna che quando il nostro Paese viene colpito sa rialzarsi'. Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio: 'Gli italiani stanno reagendo con
compostezza, insieme riusciremo a superare questo momento'
Via libera del consiglio dei ministri al rinvio del referendum sul taglio dei parlamentari, previsto il 29 marzo. E’ quanto si apprende da fonti di governo.