Importante per i detenuti, «la musica è catartica, è respiro di libertà». Così la direttrice del carcere di Foggia, Giulia Magliulo, dopo lo spettacolo portato ieri pomeriggio dal cantautore Fausto Leali nell’Istituto penitenziario foggiano. Fausto Leali ha cantato alcuni brani famosi, come «Mi manchi», «Malafemmina» e «Io amo».
Si tratta del talk show musicale «dentro», appuntamento del percorso «Tra musica e teatro: alla ricerca di un’espressione», progetto del Centro Provinciale di Istruzione per Adulti di Foggia, diretto da Antonia Cavallone. Sul palco, insieme al cantautore e Sergio Picucci, per trent'anni bassista di Leali, anche Francesco Loparco alla chitarra, Nicola Maffione al pianoforte e Antonio Moffa alla batteria. «La musica è un linguaggio universale - ha sottolineato la dirigente - riesce a superare tutte le barriere e penetra nel cuore».
Durante lo spettacolo anche i detenuti si sono esibiti in performance, e hanno eseguito brani tratti dal repertorio della canzone d’autore, da Lucio Dalla ad Adriano Celentano fino a Pino Daniele e Rino Gaetano.