La decisione di Palazzo Chigi

Il consiglio comunale di Cerignola sciolto per infiltrazioni mafiose

Redazione online

Città affidata per 18 mesi a gestione straordinaria

FOGGIA - Il consiglio comunale di Cerignola sciolto per infiltrazioni mafiose. È giunta l'ufficialità da Palazzo Chigi. «Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’interno Luciana Lamorgese, a seguito di accertati condizionamenti da parte delle locali organizzazioni criminali, a norma dell’articolo 143 del Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, ha deliberato lo scioglimento per diciotto mesi del Consiglio comunale di Cerignola (Foggia) e il contestuale affidamento dell’amministrazione dell’ente a una commissione di gestione straordinaria». Lo rende noto il comunicato del Cdm.

SINDACO: COMINCIA UN PERIODO BUIO -  «Da oggi comincia per la nostra città un periodo di buio, ma lavorerò affinché sia il più breve possibile e il meno dannoso possibile. Ma non posso garantirvi che non ci saranno danni e che non sarà di tempo consistente». Così il sindaco di Cerignola Franco Metta commenta, in un video pubblicato sul suo profilo Facebook, lo scioglimento del Consiglio comunale per infiltrazioni mafiose.

«Mi hanno fatto fuori, temporaneamente. Non ci sono riusciti con la magistratura perché non hanno potuto arrestarmi, perché c'è sempre un giudice che garantisce - dice Metta». «Non ci sono riusciti con i soldi - prosegue - perché li ho fatti arrestare; con le minacce perché li ho denunciati». Secondo Metta sarebbe stato usato il «metodo più insidioso, quello da cui non ti puoi difendere. Basta - dice - mettere in fila una serie di amenità e ti trovi privato della carica che ti avevano consegnato democraticamente i cittadini». Poi Metta promette che subito dopo il commissariamento lui e la sua amministrazione saranno pronti a tornare alla guida di Cerignola.

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