nel Foggiano
Lucera, festa patronale senza la musica: Comune al capolinea con i fondi
Salta il tradizionale concerto del 16 agosto
Le prossime Feste patronali a Lucera saranno le prime, da almeno 30 anni a questa parte, a non prevedere più un concerto canoro il 16 agosto, giorno di chiusura del triduo in onore di Santa Maria Assunta. Lo ha annunciato lo stesso sindaco Antonio Tutolo, visto che da tre anni è l’Amministrazione comunale ad occuparsi degli ospiti musicali, e non più il Comitato nominato dal vescovo, il quale ha scaricato su Palazzo Mozzagrugno l’eventuale organizzazione (e soprattutto la copertura finanziaria che diventa ovviamente risicata in tempi di difficoltà economica) degli eventi di piazza, chiamandosi fuori da questa incombenza dopo le magre raccolte di fondi degli ultimi anni.
Si trattava di una polpetta avvelenata che la politica locale ha ingoiato senza conoscere bene le sue conseguenze negative nel medio e lungo termine, e oggi infatti non mancano le proteste della popolazione per una decisione che sta dividendo l’opinione pubblica, peraltro su un argomento che oscura quasi del tutto il vero senso della festa, e cioè la devozione religiosa alla Vergine patrona della città. I detrattori ricordano soprattutto la “tradizione” del concerto di Piazza Matteotti del 16 agosto che effettivamente ha ospitato per diverso tempo i maggiori esponenti della musica leggera italiana, mentre i favorevoli si mostrano disponibili a soluzioni alternative, specie in tempi di restrizioni economiche come questo, con il Comune che ha appena incassato il rigetto del piano di riequlibrio dei suoi conti malandati.
E così lo stesso Tutolo ha descritto la proposta 2019: l’allestimento di tre spettacoli serali in altrettanti luoghi della città come Piazza Matteotti, Piazza Duomo e Piazza della Repubblica dove sarà montato un dj set condotto da Radionorba, mentre gli altri due eventi riguarderanno uno show di fontane danzante (già visto in occasione del Natale) e un altro di acrobati nei pressi della cattedrale. Il budget impegnato è di 25 mila euro, somma stabilita da settimane ma che si sarebbe rivelato insufficiente per ingaggiare un artista canoro all’altezza della tradizione. L’anno scorso furono spesi 40 mila euro (per Clementino e Luca Barbarossa), mentre nel 2017 furono di nuovo 25 mila per la Pfm (Eugenio Bennato venne pagato da Ferrovie del Gargano). Nel 2015 e 2016 venne assicurato invece solo un contributo alla diocesi di 10 mila euro. Altro argomento caldo di questo periodo è il luna park che manca da sette anni a Lucera, la cui assenza costituisce nuova occasione di polemiche e proteste da una parte (compresi gli stessi giostrai che spingono per tornare) e compiacimento dall’altra. Fino al 2012 hanno trovato spazio dove ora esiste (ancora inutilizzata) l’area mercatale, per cui proprio Tutolo ha rivelato i risvolti di quest’anno: “Ho chiesto un adeguato piano di sicurezza e una fideiussione in caso di danni alla nuova struttura, perché non ci possiamo permettere rischi di alcun tipo. Ho percepito perplessità nella controparte e infatti sto ancora aspettando una risposta”.