Nel campo nomadi di Foggia

Facevano prostituire minorenni: Procura Bari chiede rinvio a giudizio per 4 rumeni

Redazione online

Fanno parte dello stesso nucleo familiare. Le minori venivano costrette a prostituirsi anche durante le gravidanze, e uno degli indagati voleva vendere il bambino che una portava in grembo

La Procura di Bari ha chiesto il rinvio a giudizio per quattro persone, tutti rumeni appartenenti allo stesso nucleo familiare (una coppia, il figlio e la compagna), accusati di riduzione in schiavitù, prostituzione minorile e sequestro di persona nei confronti di tre minorenni di 16 e 17 anni connazionali. L’udienza preliminare inizierà il 23 settembre nell’aula bunker di Bitonto. I fatti contestati dal pm della Dda di Bari Simona Filoni risalgono al periodo compreso tra marzo e settembre 2018 e sarebbero stati commessi in un campo nomadi alla periferia di Foggia. Per gli stessi reati è in corso da parte della magistratura minorile il procedimento nei confronti di altri due figli minori della coppia. Alcuni imputati sono stati arrestati nel dicembre scorso e sono tuttora detenuti.

Stando alle indagini della Squadra Mobile di Foggia «le minori, tutte appartenenti a nuclei disagiati, una volta condotte nel campo con l’inganno e l’impiego degli stratagemmi più vari, venivano di fatto segregate all’interno di alcune baracche lì presenti, chiuse dall’esterno con una catena ed un lucchetto, picchiate continuativamente per più giorni per piegare le loro capacità di reazione e costrette a prostituirsi sotto il diretto controllo dei loro aguzzini».
Le indagini hanno accertato anche che uno degli indagati avrebbe voluto vendere per 28 mila euro il bambino che portava in grembo una delle minorenni, costrette a prostituirsi anche durante le gravidanze, altrimenti venivano «percosse senza pietà».

Privacy Policy Cookie Policy