La decisione del Tar

Foggia, stop all'appalto per la Fiera: «Sbagliato il progetto antisismico»

Massimiliano Scagliarini

Il Tar blocca il completamento del parcheggio multipiano da 13 milioni

Una imperfezione nel progetto di isolamento sismico ha convinto il Tar di Bari ad annullare l’appalto da 13,7 milioni per i lavori di ristrutturazione della Fiera di Foggia. Non sono bastati quasi 15 anni di attesa per vedere completato il nuovo parcheggio multipiano e il nuovo ingresso monumentale, opere in parte già avviate nel 2014 da un’altra impresa. I giudici amministrativi (Terza sezione, presidente estensore Dibello) hanno accolto il ricorso presentato dal raggruppamento che fa capo alla Edil Alta di Altamura (avvocati Francesco Paolo Bello e Giovanni Nardelli), bloccando l’aggiudicazione al raggruppamento capeggiato dalla Ctm di Foggia che aveva sbaragliato gli avversari proprio in virtù dei punteggi ottenuti per le proposte migliorative tra cui quelle per l’antisismica.

La gestione dell’appalto per i lavori alla Fiera di Foggia ha anche risvolti politici, perché è uno dei motivi (ci riferiamo all'opportunità di sostituire il commissario e non alle procedure di gara, ndr) che alcuni mesi fa hanno portato alla rottura tra l’assessore regionale all’Agricoltura, Leo Di Gioia, e il presidente Michele Emiliano, che aveva rimosso il commissario della Fiera, Potito Belgioioso, per sostituirlo con il funzionario regionale Gianni Pennisi. Sullo sfondo proprio i veleni intorno ai lavori, che hanno avuto anche un riflesso nell’aula del Tar: i giudici amministrativi hanno respinto l’istanza della Fiera di Foggia che chiedeva la ricusazione del verificatore nominato dal Tar, un ingegnere che - secondo l’ente - avrebbe avuto rapporti professionali con i progettisti dell’impresa ricorrente. Il Tar non l’ha però respinta nel merito, ma solo perché l’istanza è stata giudicata tardiva in quanto presentata dopo il deposito della relazione tecnica.

La perizia è stata centrale nella definizione del ricorso. Nel progetto di Ctm ci sarebbe «un sistema di isolamento sismico non in linea con la normativa tecnica di riferimento»: per questo i giudici ritengono che l’offerta tecnica del gruppo aggiudicatario «non meritasse alcuna valutazione in sede di riconoscimento di punteggi aggiuntivi da parte della Commissione di gara».
Bisognerà capire se il commissario Pennisi intenderà appellare la sentenza oppure procedere con l’aggiudicazione al raggruppamento Edil Alta. Il Tar ha disposto anche l’inefficacia del contratto con Ctm, che però non risulta essere stato stipulato: anche l’impresa foggiana potrebbe però rivolgersi al Consiglio di Stato. Ma il risultato è che, comunque, il cantiere è destinato a restare bloccato ancora per molti mesi, e da questo appalto dipende anche il completamento del programma degli interventi infrastrutturali (la realizzazione di un nuovo ingresso secondario). Anche la precedente gara d’appalto, aggiudicata nel 2008, era passata attraverso un lungo contenzioso amministrativo che aveva visto il passaggio di mano del contratto dalla prima alla seconda classificata, salvo poi registrare la sospensione dei lavori

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