la riflessione

Divergenze e ideologia, ma la politica sia esempio di civiltà del confronto

Pierfranco Bruni

È necessario ritornare alla politica. Se si vuole uscire dall'ambiguità nella quale si sta precipitando è d'obbligo alzare il dibattito in forma dialettica

È necessario ritornare alla politica. Se si vuole uscire dall'ambiguità nella quale si sta precipitando è d'obbligo alzare il dibattito in forma dialettica e serena lasciando tra le macerie lo scontro. Bisogna dare un esempio di «civiltà» del confronto al popolo italiano e soprattutto alle nuove generazioni che ascoltano, guardano, osservano.

Lo spettacolo di questi giorni in Parlamento e in TV non è stato assolutamente piacevole. È questione anche di linguaggio e di un bel parlare con i codici del rispetto, tra parti politiche e ideologiche (perché non è vero che le ideologie sono finite: i fatti lo testimoniano) e chi vede e ascolta.

Ci possono essere divergenze dure, e ci sono, ma non possiamo assolutamente dimenticare che ogni discussione può diventare e diventa esempio.

Cosa lasciamo a chi vorrebbe vedere una Nazione che sappia infondere sicurezza, stile, comportamenti adeguati alla chiarezza? Il Parlamento dovrebbe costruire dialettica e incontro pur nelle diversità delle posizioni, soprattutto oggi che viviamo un tempo che deve districarsi tra crisi internazionali, precarietà economiche e difficoltà esistenziali.

Non dobbiamo dimenticare che siamo uomini oltre che politici, giornalisti, intellettuali e gente comune che lavora, chi la possibilità di lavorare, e abita un contesto che non ha ancora attraversato rivoluzioni tecnologiche epocali.

Vestiamo i panni degli anziani per un momento, di qualsiasi ceto, per renderci conto quanti problemi si trova ad affrontare con le nuove forme di vita quotidiana.

Mettiamoci negli abiti dei ragazzi che pur nella loro sicurezza vivono una penetrante precarietà che porterebbe a incertezze, dubbi etici e varianti psicologici.

La politica deve entrare nel merito di una pedagogie delle conoscenze altre e proporre metodologie di consapevolezza soprattutto verso i nuovi saperi. I ragazzi di oggi diventeranno anziani domani e con quale formazione affronteranno il passare inevitabile degli anni e del tempo?

Diamo dunque un senso non solo etico alla politica ma anche pedagogico. Credo che in mezzo ci sia una finestra aperta che si chiama formazione, educazione, rispetto.

È su questo che, al di là delle questioni amministrative, governative e dialettiche, appunto, la politica deve puntare con coraggio e eleganza usando proprio lo strumento della parola.

Privacy Policy Cookie Policy