IL COMMENTO

Il Bif&st riparte domani: il primo atto nel segno di Gianni Minà

Felice Laudadio

Il pioniere della rassegna Laudadio: sarà l'occasione per festeggiare il ritorno in edicola della gloriosa «Gazzetta del Mezzogiorno»

Nel 2009, quando col titolo provvisorio «Per il cinema italiano» ebbe inizio l’avventura di quello che dall’anno successivo si sarebbe chiamato Bif&st, il presidente della Fondazione Apulia Film Commission – il cosiddetto «soggetto attuatore» della manifestazione – era il critico cinematografico di questo giornale del quale è oggi il direttore: Oscar Iarussi. Un signore che dunque conosce fin troppo bene il festival di Bari e che per una divertente eterogenesi dei fini si troverà domani a svolgere un ruolo che lo riporterà sì al centro del Bif&st ma stavolta in veste di giornalista invitato a festeggiare il talento di un suo collega, un altro grande reporter al quale conferirà il Premio Bif&st alla carriera: Gianni Minà. Questo avverrà domani alle 18 al Teatro Kursaal Santalucia con la proiezione di un bellissimo documentario di Loredana Macchietti dal titolo: Gianni Minà. Una vita da giornalista che costituirà l’evento pre-inaugurale del festival. Ma sarà anche l’occasione per il Bif&st di festeggiare l’attesissimo ritorno in edicola, dopo una lunga e dolorosa interruzione, della gloriosa «Gazzetta del Mezzogiorno», da sempre media partner della manifestazione da me diretta.

Un bell’inizio per un festival che fino a poche settimane fa sembrava sul punto di «saltare» il suo tredicesimo appuntamento annuale con l’appassionato pubblico - di baresi, di pugliesi e di tanti altri che vengono a Bari da lontano - che ha sempre affollato i teatri e le sale nei quali esso si svolge. Da una parte la pandemia, dall’altro la travagliata vicenda dell’Apulia Film Commission e i ritardi burocratico-amministrativi e infine l’atroce guerra in corso, hanno rischiato di vanificare tutto il lavoro che fin dallo scorso ottobre, appena conclusa l’edizione 2021, i team artistici e organizzativi del Bif&st avevano avviato per arrivare, finalmente, ai risultati che sono ora sotto gli occhi di tutti. Gli appuntamenti sono tanti ma per la sua eccezionalità vorrei segnalarne uno, in particolare. Ovvero la presenza a Bari di un celebre Premio Nobel per la medicina, il prof. Mario Capecchi. La cui storia di bambino nato in Italia e cresciuto per strada vivendo di espedienti dopo che la madre, poetessa americana e attivista politica, fu arrestata dai fascisti nel 1941, è narrata dal regista Roberto Faenza nel film Hill of Vision col quale sabato sera al Petruzzelli cominceranno le proiezioni delle Anteprime internazionali. Il prof. Capecchi, cittadino degli Stati Uniti dove la madre si trasferì dopo la sua liberazione dai campi di concentramento nazisti, narrerà domenica 27 dalle 11.30 al Teatro Petruzzelli (e non al Piccinni come inizialmente comunicato) il proprio percorso umano e professionale nel corso di una conversazione a due voci con un altro importante scienziato, il prof. Carlo Doglioni, presidente dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia.

Gli incontri dei talent con il pubblico e la stampa costituiscono fin dalla fondazione del Bif&st un’occasione imperdibile soprattutto per il pubblico dei più giovani che avranno la possibilità di ascoltare e rivolgere domande a personalità del cinema e della cultura quali Alessandro Gassmann, Maurizio De Giovanni, Nicola Piovani, Donatella Palermo, Fabrizio Ferracane, la giovanissima Lina Siciliano (che ha ottenuto il Premio Mariangela Melato per l’attrice rivelazione), Giuseppe Piccioni, Benedetta Porcaroli, Riccardo Scamarcio, Vinicio Marchioni, Miriam Leone, Stéphane Brizé, Gianrico Carofiglio, Alessio Boni e, dulcis in fundo, Giuseppe Tornatore, vincitore del Premio Mario Monicelli per il miglior regista con il suo meraviglioso documentario su Ennio Morricone che lo scorso anno contrassegnò con una strepitosa accoglienza del pubblico la serata di pre-inaugurazione del Bif&st 2021 e del rinato Teatro Kursaal. Non è questa la sede – e non è ancora il momento, che comunque verrà il 2 aprile in occasione della conferenza stampa finale del festival che sarà tenuta dal presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, dal sindaco di Bari Antonio Decaro e dal sottoscritto – per annunciare le necessarie, radicali misure intese alla rifondazione istituzionale, giuridica e organizzativa di quella che in pochi anni si è imposta fra le più importanti manifestazioni cinematografiche del nostro Paese, e che da quest’anno ha introdotto in via sperimentale una sezione dedicata alla fiction televisiva. Una svolta fortemente innovativa che avrà importanti ricadute sul futuro del Bif&st-Bari International Film&Tv Festival.

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