Eccellenze

Campionati italiani di Astronomia, un giovanissimo barese tra i finalisti

Valentina Nuzzaci

Si chiama Giovanni D'Argento e frequenta la terza media nell’Istituto Comprensivo Statale «Tommaso Fiore»

Uno scenario scientifico di ampio respiro in cui grande risalto viene dato alle facoltà cognitive dei nostri ragazzi, dotati di una duttilità cerebrale tale da raggiungere traguardi solo apparentemente molto più grandi di loro. Questo è ciò che intendono dimostrare ancora una volta i Campionati Italiani di Astronomia giunti alla loro XXI edizione. Con la pubblicazione del bando sul sito del Ministero dell’Istruzione, anche quest’anno ha preso ufficialmente il via questa importante competizione nazionale organizzata dalla Società Astronomica Italiana e dall’Istituto Nazionale di Astrofisica.

E la Puglia, grazie ai successi dello studente Giovanni D’Argento della classe 3° D della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo Statale Poggiofranco «Tommaso Fiore» sia nella fase di preselezione sia nella gara interregionale tenutasi a febbraio scorso, si proclama portavoce del sapere scientifico a livello nazionale, accedendo alla finale nazionale che si svolgerà presso l’Istituto omnicomprensivo statale «Valboite» di Cortina D’Ampezzo dal 18 al 21 aprile prossimo.

«È stata una lunga preparazione, in classe e a casa - spiega Giovanni D’Argento -. L’astronomia ha sempre suscitato in me grande interesse e sono stato felicissimo dei risultati ottenuti. Questa esperienza mi sta insegnando a confrontarmi con gli altri».

La Tommaso Fiore diventa così l’unica scuola con uno studente finalista in tutta Puglia e Basilicata. L’elenco dei vincitori dei Campionati italiani di Astronomia sarà inserito nell’Albo nazionale delle eccellenze.

La finale nazionale consisterà in una prova teorica (risoluzione di problemi di astronomia, astrofisica, cosmologia e fisica moderna) e in una prova pratica (analisi di dati astronomici). E in accordo con il regolamento delle Olimpiadi internazionali di Astronomia, sarà poi proclamata la squadra che rappresenterà l’Italia alle IAO 2023.

E c’è anche un altro traguardo raggiunto sempre dalla scuola media Tommaso Fiore da sottolineare che porta a casa anche il secondo posto nella Gara Interregionale grazie allo studente Flavio Tavani, sempre della stessa classe del finalista D’Argento.

Il merito di tutto ciò è sicuramente dei ragazzi coinvolti, ma anche e soprattutto del loro professore Massimo Del Vecchio, referente e responsabile del progetto, docente di matematica e scienze e autore della «Teoria delle Geodetiche». Pioniere di un approccio sociologico alla scienza, intesa come opportunità di inclusione per tutti i suoi alunni, egli si discosta da sempre dai metodi canonici di un tipo di erudizione scolastica rigidamente gerarchica.

E i risultati si raccolgono in termini di successi dei suoi studenti nelle competizioni.

«Quella dell’insegnante - commenta il professore - è una missione, non una professione. I miei alunni sono una grande famiglia allargata, in cui il rigore scientifico si sposa serenamente con il metodo del sorriso».

Porziana Di Cosola, dirigente scolastico dell’Istituto manifesta così la sua soddisfazione: «Avere tra i miei alunni e tra i miei docenti delle eccellenze in campo scientifico è per me un motivo di orgoglio. Dobbiamo però essere consapevoli che questi risultati si ottengono quando si lavora bene insieme, cioè quando funziona la famosa triangolazione scuola-alunni-famiglie, il cosiddetto “patto di corresponsabilità” che unisce gli intenti educativi. Queste sono esperienze molto utili per la crescita psicologica dei ragazzi, perché fronteggiano l’appiattimento didattico, ossia quel metodo di insegnamento sempre uguale a se stesso, lontano dalle peculiarità di ciascun alunno».

Peculiarità su cui, invece, puntare sempre. Come per tanti altri ragazzi: Andrea, che si divide tra la scuola e la lotta greco romana, Simona, che da grande vuole fare lo chef, Gaia, che alle superiori andrà al classico, Martina, che porterà nel cuore i pomeriggi di studio insieme alle sue compagne e Flavio e Giovanni futuri ingegneri.

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