Tour del Gusto

Ecco le uova di quaglia, «superfood» salentino

Barbara Politi

In campo un progetto innovativo che esalta le alte proprietà nutrizionali

Visionario, determinato, coraggioso. Con un pizzico di sana follia che non guasta mai, soprattutto quando si decide di lanciare una startup (in piena pandemia).

Avvocato e manager aziendale nel settore energetico, Giovanni Cerullo, di Melpignano, in provincia di Lecce, ha radicalmente stravolto la sua vita dopo un viaggio in Africa, dove peraltro ha incontrato sua moglie, Ifeoma, con cui ha messo in piedi l’azienda «I Campi Verdi».

Il passaggio dalle carte d’ufficio alla terra pulsante per il dirigente salentino è stato abbastanza naturale quando, per la prima volta, si è imbattuto nella possibilità di diventare un allevatore di quaglie, avviando una produzione che oggi conta una media mensile di 21mila uova. Perché proprio le quaglie? «Ho iniziato un po’ per gioco nel 2018, al rientro dal mio viaggio nel continente africano – ha confessato, sorridendo, Cerullo – questi uccelli venivano trattati come regine e l’usanza del luogo ha ingenerato in me una profonda passione».

E per capirlo, è sufficiente recarsi a Melpignano, dove l’imprenditore salentino ha realizzato una stalla tecnologicamente avanzata, pensata ad hoc per essere il paradiso terrestre di 1.120 quaglie di cui si prende quotidianamente cura. Gli animali, infatti, vivono una condizione di assoluta serenità in un ambiente purificato e climatizzato, allietati da un sistema di filodiffusione che riproduce musica e rumori naturali e da una luce artificiale che simula albe e tramonti. Nutrite con cibo biologico, proteico d’inverno e ricco di sali minerali d’estate, le quaglie producono giornalmente circa 700 uova che, per le altissime proprietà nutrizionali, rientrano di diritto nei cosiddetti alimenti «superfood».

Il cuore del progetto sta proprio in quest’aspetto: «Per me non è stato soltanto il piacere di vivere da contadino e seguire i processi dell’agricoltura – ha raccontato l’allevatore – ma di poter concentrare tutte le energie nel valore più poetico di quest’iniziativa». L’attività di Giovanni Cerullo, infatti, non si è fermata alla realizzazione di un mercato di uova di quaglia a chilometro zero, ma è andata ben oltre: creare una rete di soggetti attivi impegnati nel benessere del consumatore finale che, grazie alle proprietà delle uova, apporta al suo organismo un concentrato di vitamine, sali minerali, proteine e colesterolo HDL di gran lunga superiore rispetto a quello contenuto nelle uova di gallina. «La natura ci consente di mantenerci in salute, semplicemente assecondando i suoi processi e rispettandone i ritmi – ha chiarito l’imprenditore – assimilare le proprietà di alimenti superfood ci offre una grande opportunità: essere in salute e ricorrere molto meno alla farmacia chimica».

Il progetto lanciato da «I Campi Verdi» ha raccolto l’adesione di importanti rappresentanti del mondo universitario e associativo (Università di Bari e Confagricoltura, in prima battuta), che ne hanno condiviso la filosofia, basata su specifiche verità scientifiche. Nel team, infatti, vi sono il professore Ordinario di Medicina Veterinaria all’Università degli Studi di Bari Antonio Camarda, il nutrizionista Santo Stefanelli, il biologo Giuseppe Piccinno, il dietologo Ernesto De Donno. Ma l’anello decisivo dell’idea, il motore trainante, è rappresentato dai Cavalieri del Benessere, e cioè dai ristoratori che utilizzano le uova di quaglia nelle loro pietanze e poi da chi le assapora, il consumatore finale, bambini compresi.

«Chiaramente quando ho pensato di avviare quest’attività ho immaginato di dover coinvolgere degli chef che potessero comprendere il senso della mia iniziativa e garantire il mantenimento delle proprietà nutrizionali delle uova nei loro piatti. Al processo di produzione deve seguire un protocollo di preparazione che, nel rispetto della creatività dello chef, mantenga inalterati i valori nutritivi del prodotto, a partire dalla corretta temperatura di cottura», ha chiarito Cerullo. Da quest’intesa è nato il circuito dei Cavalieri - che presto diventerà un vero e proprio consorzio - ovvero di quei ristoratori che hanno sposato la causa di Cerullo, inserendo l’alimento nei menu e garantendo la conservazione delle sue super proprietà. «Con il supporto del nutrizionista, abbiamo realizzato un ricettario che personalmente provvedo a consegnare ai Cavalieri del Benessere; ovviamente si tratta di semplici suggerimenti che possono ben fondersi con l’estro degli chef».

Negli occhi brillanti del produttore di uova di quaglia c’è tutto l’entusiasmo di una nuova avventura e di un sogno contenuto in un cassetto pronto per essere aperto: mettere in piedi un consorzio che raccolga le eccellenze della produzione locale, raccontate nelle cucine di Puglia dalle sapienti mani dei Cavalieri.

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