Da oggi in libreria
Il ritorno di Lolita Lobosco: indagini nella città scossa da un terremoto giudiziario
Genisi e il nuovo giallo: «Il mio personaggio più riflessivo e maturo. Scandali e crimini che coinvolgono Bari sono legati al denaro»
Torna Gabriella Genisi, e torna la sua Lolita Lobosco con una nuova avventura letteraria, attesa da tempo da tutti i suoi lettori. Da oggi è in libreria Una questione di soldi (Sonzogno, pp. 192, euro 16). La prima presentazione del romanzo è in programma stasera alle 19 al teatro Van Westerhout di Mola di Bari, città dell’autrice, in dialogo con Annamaria Minunno.
Dopo l’ultimo romanzo celebrativo del decennale, Lo scammaro avvelenato e altre ricette, uscito nel 2022, la poliziotta barese è alle prese con una nuova indagine di omicidio avvenuto nella sua città. Il periodo non è dei migliori per la Lobosco, la sua storia d’amore con Caruso non è andata come sperava e, come se non bastasse, a Bari si respira un’aria pessima: la città è scossa da un terremoto giudiziario che fa tremare tutti e che sta per far precipitare un sistema criminale ramificato in diversi ambiti cittadini.
La vittima, una direttrice di banca che si chiama Margherita Colonna, è peraltro incredibilmente simile a Lolita. Due donne che si assomigliano molto nell’aspetto e nel modo di vestire, entrambe forti e volitive, riuscite nella loro professione, ma che sono molto diverse caratterialmente e nell’intendere i rapporti con gli altri. Questo vedere in lei una parte di sé, specchiarsi in un certo senso nella vita di una persona che è stata uccisa e che le somiglia, porta la Lobosco quasi a sdoppiarsi, a guardarsi da un punto di vista nuovo, come se fosse allo specchio. La poliziotta, come sempre, vive in maniera partecipativa l’indagine; però in questo caso si sente coinvolta ancora di più e, inevitabilmente, fa i conti con il suo vissuto, con quello che le sta accadendo, con la consapevolezza degli anni che passano.
Come raccontato anche dall’autrice, Lolita è alle soglie dei cinquant’anni, in una fase diversa della sua vita. Al suo fianco, comunque, a sostenerla come di consueto, ci sono sempre Esposito e Forte, ormai personaggi fissi delle storie di Gabriella Genisi, che hanno anche loro un posto nel cuore dei lettori della saga.
Ritorna Lolita, cosa dobbiamo aspettarci da questa nuova avventura?
«Dopo due anni dall’ultima indagine, ritroviamo una Lolita più riflessiva e matura alle prese con un caso complicato che la coinvolgerà in maniera personale».
Lolita rientra alla base dopo un periodo passato a Torino. Resterà a Bari?
«Lolita rientra a Bari dopo un tempestoso Capodanno torinese. Avvertiva l’esigenza di aria nuova e ha accettato l’invito di un paio di amici».
Nel romanzo un terremoto giudiziario scuote la città di Bari: ha preso spunto dalla cronaca attuale?
«La tematica di fondo dei gialli che scrivo arriva dalla cronaca. Gli scandali e crimini che attraversano Bari sono quasi sempre legati al denaro, è inevitabile raccontarne una versione romanzata. Ad ogni modo, le storie e i personaggi sono frutto della mia fantasia».
Lolita, a un certo punto, dichiara che non aspetta più il principe azzurro: è rassegnata o ha solo raggiunto un nuovo equilibrio?
«Ha capito che i principi esistono solo nei libri di favole scritti secoli fa. Ha imparato a bastarsi e a dare importanza ad altre cose, oltre all’amore. L’amicizia con Marietta, per esempio».
Qual è stata la difficoltà maggiore incontrata scrivendo questa storia?
«Questa è l’undicesima indagine con la stessa protagonista, l’impegno è nel cercare di raccontare storie che non si assomiglino».
Com’è cambiata Lolita in questi anni?
«È un po’ più disincantata ma al tempo stesso più sicura di sé, anche se nel corso delle indagini sentirà la terra mancarle sotto ai piedi e ancora una volta si ritroverà al punto di partenza».
A chi consiglia la lettura di questo romanzo, a chi no?
«Dai 12 anni in poi le indagini di Lolita Lobosco sono adatte a tutti i lettori».