Territorio

Alberobello Capitale della cultura 2027: la candidatura presentata al Ministero

Valentino Sgaramella

Progetto Pietramadre insieme con Castellana Grotte, Noci e Polignano a Mare

ALBEROBELLO - Pietramadre è alle battute finali per Capitale italiana della Cultura 2027 con Alberobello, Comune capofila del progetto, insieme a Castellana, Noci e Polignano. La candidatura è stata illustrata ai componenti della Commissione ministeriale da 7 relatori durante l’audizione di 60 minuti di cui 30 utili per la narrazione del dossier; nei restanti 30 i relatori hanno interagito con la giuria esaminatrice, raccontando cos’è e cosa si aspettano da Pietramadre.

Nel suo primo intervento, Marianna Intini, studentessa 17enne, ha tracciato il “Manifesto del futuro”, una nuova visione di futuro, proiettandosi nel 2057 quando, 50enne, vivrà in un territorio nel quale Pietramadre parlerà al mondo con la sua storia e la sua modernità. Una nuova visione di Umanesimo. Il sindaco De Carlo ha sottolineato che «la candidatura riguarda un vasto territorio che esprime il modo di essere e lo stile di vita di un popolo che guarda avanti con coraggio e passione». La medesima passione che nel 1996 lo ha animato quando, «da assessore al turismo ho lavorato per il riconoscimento da parte dell’Unesco, non un punto di arrivo ma la partenza verso la rigenerazione di un territorio per garantire ai residenti e ai viaggiatori più qualità, sostenibilità, inclusività, rispetto per i luoghi». «Con Pietramadre - ha sottolineato dinanzi alla commissione - vogliamo andare oltre la candidatura che non nasce per far conoscere un territorio dimenticato, ma per riaffermare l’identità di questa terra e darle profondità preservandola dalla mercificazione. Vogliamo che chi arriva in questo territorio non si limiti a guardare, ma senta, tocchi, resti».

Nel progetto c’è Marco Piva, archistar milanese: «Pietramadre è più di un progetto, è una visione che si fa realtà ma la visione senza concretezza resta un sogno ed è così che Pietramadre architettonicamente si traduce in due progetti: l’auditorium multifunzionale e le sedute urbane. Il primo non è soltanto un edificio, ma un luogo che respira, accoglie, ispira, dove le idee prendono forma, dove il futuro si costruisce pietra su pietra. Le seconde non sono semplici panchine ma opere d’arte funzionali realizzate con materiali locali e illuminate a led per trasformare gli spazi urbani in luoghi di aggregazione e cultura».

L’assessore alla cultura, Valeria Sabatelli: «la governance sarà in capo alla Fondazione di partecipazione “Alberobello 2027”. Grazie alla reale partecipazione dei soggetti qualificati che la comporranno, garantirà stabilità alla gestione delle attività culturali nel lungo periodo, rafforzando la collaborazione tra pubblico e privato sulla scia delle azioni di partenariato speciale e sociale già intraprese in questi due anni dal Comune per la gestione dei beni di interesse storico/culturale in un’ottica nuova di welfare culturale».

Delegata dal presidente della Regione, Michele Emiliano, l’assessore regionale alla cultura, Viviana Matrangola, ha sottolineato l’importanza del «coraggio di chi non aspetta, ma agisce. Di chi ha capito che la cultura non è un lusso, ma la spina dorsale di una Comunità, da intendersi come welfare culturale: quella visione che mette al centro le persone, trasforma la bellezza in opportunità e fa della cultura uno strumento di benessere. Pietramadre è tutto questo. È il progetto di welfare culturale più avanzato che c’è oggi nella nostra regione».

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