MARATEA - Il palco di Sanremo l’ha consacrata regina della musica italiana. Un titolo che la cantante lucana Angelina Mango si è guadagnata, dimostrando al pubblico carisma, talento e coraggio nelle scelte musicali. A adesso la sua strada è tutta in discesa, tra apparizioni in tv e un tour che partirà da Milano, inframmezzato dalla partecipazione all’Eurovision Song Contest, dove canterà ancora una volta «La noia».
Un successo meritato anche per il sindaco di Maratea Daniele Stoppelli che le ha conferito il titolo di ambasciatrice per Maratea 2026 – Città Candidata a Capitale Italiana della Cultura. «Sono molto felice della vittoria di Angelina Mango al 74esimo Festival della Canzone Italiana di Sanremo- ha commentato il sindaco- Angelina è nata a Maratea, dove non risiede, ma spesso torna a trascorrere le sue vacanze. Nel 2022, un concerto che Angelina ha tenuto al porto, ha visto un afflusso di pubblico davvero sbalorditivo, che già anticipava il suo meritato successo. E’ un’artista completa ed energica che con la sua interpretazione della “Rondine” del suo papà Pino, ha colpito milioni di italiani e sicuramente la vedremo ancora protagonista nel prossimo futuro». Non solo la cantautrice ha trionfato a Sanremo, ma anche Pierpaolo Petrelli inviato de «La Vita in diretta» e il giornalista, scrittore e poeta, originario di Maratea, Biagio Maimone, il quale, in veste di direttore della comunicazione, «ha saputo dare un risalto davvero encomiabile al Festival della Canzone Cristiana, svoltosi in contemporanea con Festival di Sanremo- prosegue Stoppelli -. Un evento prestigioso, che si posiziona sulla scena della musica italiana come fatto artistico e culturale di notevole importanza».
Maimone oltre ad essere giornalista è anche poeta e scrittore, prossimo alla pubblicazione, di un romanzo e di un testo sulla comunicazione già candidato ad importanti premi letterari. «Mi piace affermare- conclude- che esistono i presupposti per il riconoscimento di Maratea “Capitale italiana della Cultura 2026”. Una città che appartiene ad un Sud ricco di cultura e di tradizioni».