La pubblicazione
Riforma Cartabia e diritti: a Bari simposio e rivista
Nasce il quadrimestrale «Unità e pluralità del sapere giuridico»
Si radica nel cuore accademico pugliese ma, grazie ai numerosi contributi di giuristi ed esperti, abbraccia l’intera Penisola, la rivista «Unità e pluralità del sapere giuridico» di cui è fondatore e direttore scientifico il prof. Vincenzo Roberto Garofoli e direttore responsabile l’avv. Carlo Taormina.
Il quadrimestrale (casa editrice Imelitalia) vanta tra i condirettori personalità del calibro di Emanuele Fisicaro, Gianvito Giannelli, Antonella Marandola, Giorgio Spangher. E quest’ultimo, che è professore emerito di procedura penale a la «Sapienza», spiega: «Abbiamo scelto questo tema nella consapevolezza che la giurisdizione, essendo una funzione dello Stato, una funzione unitaria dello Stato, si articola attraverso varie strutture, pensi a quella internazionale, quella nazionale, penale, civile, contabile, amministrativa, e potrei andare avanti a elencare la funzione giurisdizionale che si estrinseca nel disciplinare e così via. Inoltre, nella Costituzione è scritto che tutte le giurisdizioni devono rispettare i principi del giusto processo, il contraddittorio. Detto questo, però, i saperi, come dire gli elementi strutturali di fase, quelli che assicurano le garanzie dell’imputato e anche, naturalmente, le garanzie della stessa funzione di accertamento dei poteri dello Stato, sono inseriti in vasi comunicanti. Non si possono pensare delle separatezze. Quindi da un lato noi articoliamo la giurisdizione, ma il sapere e la capacità di fare sintesi devono essere per il giurista l’elemento fondamentale. Non esistono compartimenti stagni. Questo è il senso».
A questa rivista che sarà presentata oggi nel corso di un convegno che si svolge a Bari (si veda box in questa pagina; ndr) partecipa il prof. Fisicaro, presidente Cseac-Centro Studi Europeo Antiriciclaggio & Compliance “Piero Vigna”, e riconosciuto esperto di Diritto penale commerciale, che aggiunge: «Nell’ultima di copertina è riportata una frase di Gaetano Foschini cui tengo molto. “Riscoprire la giurisdizione: questo è il compito attuale ed urgente dei giuristi - si intende di quelli desti ed avvertiti - se si vuole salvare il diritto inteso quale espressione non di autorità ma di giustizia e se, con esso, si vuole salvare la democrazia intesa non quale espressione di demagogia ma quale reciproco di tirannia”. È un pensiero del 1971 ma ritengo sia di grande attualità. La gente non coglie molti di questi profili, ma i giuristi lo devono dire perché il Diritto non è un fatto statico ma dinamico e ogni parola che muovi, un avverbio, un aggettivo, hanno un valore e allora, quando siamo nel perimetro della giurisdizione devi inquadrare il Codice di procedura penale o civile in quella cornice. Al convegno, quindi, si parlerà anche della Riforma Cartabia e dei decreti legislativi che hanno riformato il processo civile e penale».